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Chiude il canile di Tufillo, appello per 'salvare' più di 100 cani: "Serve un'interlocuzione seria con la Regione"

La Lega italiana dei diritti dell'animale - sezione di Ortona si rivolge all’assessore regionale Verì per chiedere un impegno serio in materia di sanità animale

Tra un mese chiuderà il canile di Tufillo e i 108 cani ad oggi presenti, se non adottati prima, saranno trasferiti in Molise, in altre strutture di competenza dell’attuale gestore. Una struttura difficile quella di Tufillo, con decine e decine di cani provenienti dal Chietino, ma anche da fuori provincia e regione (Pratola Peligna, Lettomanoppello, Isernia) in un paese di circa 300 abitanti, in una posizione difficile da raggiungere dai volontari e dove gli animali che vi entrano difficilmente possono sperare di essere adottati.

In questi giorni diverse associazioni stanno lanciando appelli per dare un futuro ai cani di Tufillo.

Il trasferimento imminente di decine e decine di animali fuori regione (la struttura di Tufillo è in affitto e chiude per esigenze ‘aziendali’, ndr)  si tradurrà nella perdita di qualunque tracciabilità essendo l’anagrafe canina ancora regionale e riporta l’attenzione su quanto è stato fatto finora in tema di tutela e benessere animale. La situazione è evidentemente complessa a livello regionale: le recenti ispezioni dei carabinieri del Nas hanno rilevato diverse carenze nei canili, compresi quelli municipali, ma perdere un’ulteriore struttura, al netto delle criticità legate da sempre alla stessa, per i volontari resta un danno al territorio. 

“In Abruzzo già abbiamo difficoltà di ospitalità rispetto a quelle che sono le esigenze del territorio” sottolinea Paola Stollavagli, vicepresidente della Lega italiana dei diritti dell'animale - sezione di Ortona.

L’associazione ha intenzione di chiedere un incontro con l’assessore regionale con delega alla sanità Nicoletta Verì. “In materia di sanità animale non è stato fatto praticamente niente – ricorda la vicepresidente della Lida di Ortona – né in termini di pianificazione per quanto riguarda la gestione del territorio, perché i numeri degli ingressi in canile sono rimasti gli stessi del pre-pandemia, né per le strutture di ricovero. Condividiamo l’appello a non far deportare i cani in Molise, ma chiediamo anche la pianificazione e il risanamento delle strutture esistenti. Non è possibile avere strutture così delocalizzate, dove i cani rischiano di morire di freddo d’inverno”.

La sezione locale della Lida chiede anche di valutare la realizzazione di canili intercomunali per evitare di lasciare i cani abbandonati sul territorio con conseguenti perdita di controllo per accrescimento esponenziale demografico, rischi sanitari e pericolo per incolumità pubblica. “Chiediamo di parlare con l’assessore  per risolvere non soltanto quella che oggi è un’emergenza, con la questione dei cani di Tufillo, ma per porre finalmente l’attenzione su una problematica umana, sanitaria ed etica che la Regione Abruzzo dovrebbe affrontare seriamente per il benessere degli animali”.

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