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Il rigore è ingiusto: a 14 anni il capitano del River '65 regala una lezione di fair play

L'episodio è accaduto sabato scorso nella gara under 14 tra i rosanero e il Lanciano

Sta facendo il giro del web la lezione di fair play di Matteo Grossi , capitano del River ‘65 under 14. Il ragazzo ha deciso di calciare volontariamente a lato un rigore fischiato in suo favore: sapeva che il suo compagno di squadra era scivolato e, di comune accordo con lo staff tecnico, non ha voluto approfittare della svista dell'arbitro. Il gesto di Matteo sta diventando virale in rete

Sabato pomeriggio, al campo sportivo Celdit di Chieti scalo, si gioca la partita di Under 14 regionale sperimentali tra River ‘65 e Lanciano. Il risultato è di 0-0, durante un’azione di gioco l’attaccante rosanero Cristian Tamburro salta il portiere e cade in area: il numero nove teatino è inciampato ma il direttore di gara è tratto in inganno dalla dinamica dell’azione e decide di assegnare un calcio di rigore per i padroni di casa. A questo punto sul dischetto deve presentarsi il rigorista della squadra, il capitano Matteo Grossi che dopo essersi consultato con l’allenatore Davide Antignani e il suo vice Stefano Di Crescenzo, decide di non usufruire di questo “bonus” concesso dal direttore di gara. Il penalty, il giovane capitano del River, lo calcia volontariamente fuori tra gli applausi scroscianti del pubblico presente e strette di mano dei protagonisti avversari in campo.

“Questo gesto, ampiamente condiviso da tutti rappresenta il rispetto e l’onestà verso gli avversari – spiega il vice allenatore del River ’65, Stefano Di Crescenzo – e sia noi allenatori che i ragazzi lo rifaremmo altre mille volte. Questi comportamenti positivi da parte di ragazzi giovanissimi - aggiunge Di Crescenzo - fanno ben sperare per il futuro sia nello sport che nella vita”.

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