Il fascino intramontabile delle Farchie si riaccende a Fara Filiorum Petri
Un rito antichissimo, legato al culto di Sant'Antonio Abate, che affonda le radici nel 1799. Ancora oggi si ripete tra fede, tradizione e folclore
Un rito antichissimo, legato al culto di Sant'Antonio Abate, che affonda le radici nel 1799. Ancora oggi si ripete tra fede, tradizione e folclore
La torta per eccellenza della cucina d'Abruzzo è preparata con pan di spagna e crema
Patrono di bibliotecari, cuochi e pompieri, nonché dei due paesi di Gamberale e Rapino. E ogni 10 agosto lascia migliaia di persone con gli occhi al cielo
Partecipazione e apprezzamenti domenica per la festa dei Banderesi in onore del patrono S. Urbano
Migliaia di persone, ogni anno, invadono pacificamente il paese del chietino, per assistere a un rito che affonda le radici nel 1799, in onore di Sant'Antonio Abate
Un piatto legato a stretto filo con quello che da secoli, nella nostra regione, è un vero e proprio rito familiare, l'uccisione del maiale
Le pagine dell'almanacco sono caratterizzate da indovinelli, astrologia, ricette, racconti della tradizione cultura e storica abruzzese
I calcionetti sono dolci abruzzesi tipici del periodo natalizio. Hanno la forma di raviolo e si possono farcire con marmellata, ceci, castagne o cioccolato
I tarallucci al vino bianco non sono altro che ciambelline dolci e croccanti con ripieno tenero
Nasce nel 1920, quando il pasticcere Luigi D'Amico crea un dolce ispirato al "pane rozzo" di origine contadina
Un primo piatto contadino
In italiano si dice "Dalla padella alla brace", ma non c'è dubbio che il vernacolo sia molto più efficace per esprimere un certo sconforto
L'11 novembre è da sempre il giorno dedicato a celebrare il vino novello prodotto in abbondanza e chi abbia subito partner "fedifraghi". Conoscete le radici di queste usanze?
Il terremoto della Majella, la cui prima scossa fu registrata esattamente 310 anni fa, il 3 novembre 1706, con epicentro nelle vicinanze di Campo di Giove, si fece sentire con forza anche nel capoluogo teatino e in diversi centri della provincia
Tarallucci di sfoglia ripieni di marmellata e mandorle, fanno parte della tradizione dolciaria abruzzese
Letteralmente, sta per "Quando la montagna si mette il cappello, vendi le capre e compri il mantello": è un retaggio della tradizione contadina abruzzese, per cui, quando l'inverno si avvicinava, era necessario provvedere ad acquistare abiti più pesanti per affrontare le lunghe giornate di gelo
La notte bianca più longeva del mondo ha origini religiose, ma oggi grandi e piccoli aspettano le 4 per i fuochi d'artificio, l'accensione delle parature e la pizza peperoni e alici appena sfornata
Più simile al croccante, che al tradizionale torrone, era uno dei cibi preferiti dello scrittore abruzzese Ignazio Silone, che lo regalava ai suoi amici romani
Un Parlamento composto da 210 membri sceglieva, ogni sei mesi, due volte l'anno, un rappresentante dei 6 rioni cittadini che governava la città e stabiliva i prezzi dei generi alimentari
E' uno dei riti tramandati dalla tradizione contadina che riunisce famiglie numerose e allargate, vicini di casa e conoscenti, in un momento di lavoro, ma anche di convivialità. Si fanno in agosto, ma anche nei primi giorni di settembre
All'imbrunire del 31 agosto, nel centro della città, iniziano a comparire bancarelle di ogni genere, dove si può ammirare la più variegata mostra di giocattoli in circolazione che parte in piazza Plebiscito e occupa tutto corso Trento e Trieste
Si tratta di un liquore a base di visciole, ciliegie amarognole, che, solitamente, viene servito come accompagnamento di un dolce
Tipica della costa dei trabocchi ma gustata in tutto l’Abruzzo
Nato come dolce da consumare durante la macellazione del maiale, oggi viene preparato alla vigilia della festa di Sant'Antonio, il 17 gennaio, quando a Fara vengono accese le farchie. E al posto del sanguinaccio si usa la marmellata d'uva