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Il Giro d'Italia arriva a Chieti con una gaffe geografica: il capoluogo diventa provincia di Pescara

Sul sito ufficiale del Giro, nella descrizione della nona tappa del 14 maggio, si confonde la geografia abruzzese e in molti sono insorti per un errore imperdonabile

La tappa numero 9 del Giro d’Italia, in programma domenica 14 maggio da Montenero di Bisaccia al Blockhaus, sta già facendo discutere. Non per la lunghezza del percorso, o per la rapidità della salita finale. Ma per questioni meramente geografiche e “di campanile”

Accade infatti che, sul sito ufficiale del Giro d’Italia, l’infografica pubblicata per raccontare il percorso della tappa abruzzese sia stata realizzata da chi forse ha bisogno di un ripassino di geografia. E dire che, dopo anni di faide di campanile più o meno scherzose, anche fuori regione dovrebbero aver imparato che Chieti è un capoluogo di provincia e che, casomai, storicamente fu proprio Pescara ad essere una località in provincia di Chieti. 

Una sottigliezza che al Giro sembra essere sfuggita. L’infografica indica correttamente Montenero di Bisaccia in provincia di Campobasso, così come riesce ad azzeccare che sono località del chietino San Salvo, Vasto, Casalbordino, Torino di Sangro, Fossacesia, San Vito Chietino. Poi, misteriosamente, da Ortona in su, stando allo schema pubblicato sul sito del Giro d’Italia, scatta il territorio provinciale di Pescara

Così, chi si trovasse a curiosare sulla tappa “ondulata”, come la definisce la descrizione ufficiale, scoprirebbe erroneamente che della provincia di Pescara fanno parte anche Francavilla al Mare, Ripa Teatina, Chieti e lo Scalo

Una gaffe geografica imperdonabile, che in molti hanno già segnalato all’organizzazione di una delle più importanti competizioni ciclistiche europee.

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