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Sabato, 20 Aprile 2024
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I Paradisi Teatini: l'Abetina di Rosello

Istituita nel 1997 la Riserva Naturale si estende tra le Abruzzo e Molise, nascondendo dei paesaggi incantevoli e incontaminati

Spesso capita di viaggiare in molte aree del mondo, alla ricerca di posti fatati da vedere e conoscere, senza sapere che veri e propri Paradisi Terrestri si trovano a pochi chilometri da casa. Nella nostra provincia ci sono molte riserve naturali istituite per tutelare e promuovere veri luoghi fatati. Oggi parliamo della Riserva Regionale Abetina di Rosello.

Questa riserva è stata istituita nel 1997, situata nei pressi del centro abitato di Rosello in provincia di Chieti. La riserva si estende per 211 ha nel territorio del Medio Sangro al confine con l’Abruzzo e il Molise dove scorre il Turcano. L’Abetina, nella sua semplicità, si trova in un comprensorio montano ad altissimo valore naturalistico e paesaggistico caratterizzato da scarsa antropizzazione e un altitudine che varia tra varia tra gli 850 metri e i 1.179m di Monte Castellano.

Vicino alla riserva ci sono altri interessanti siti da vedere, primo tra tutti le Cascate naturali più Alte d’Italia, nel territorio del comune di Borrello.

La tutela della vegetazione della riserva è il primo motivo di istituzione della riserva stessa. Diversi lembi di abetine spontanee si sviluppano tra l’appennino abruzzese e molisano, importanti al punto da essere diventate fondamentali per la conservazione di una certa diversità floristica e di associazioni vegetali che oggi sono per lo più scomparse o fortemente ridimensionate. Nell’Italia centrale gli abeti vengono distinti da quelli alpini in quanto si adattano maggiormente alle estati più calde, come la specie Abies alba, detta anche appennina Giacobbe che è tipica della riserva. Caratteristica di queste piante sono gli aghi arrotondati sulla punta. Oltre al sempreverde sono presenti dei faggeti appenninici, aceri, frassini, cerri e tigli.

Per quanto riguarda la fauna sono si possono incontrare esemplari di mortore, lupi, gatti selvatici, tassi, cinghiali e caprioli. In volo si alzano poiane, gheppi, sparvieri, allocchi, barbagianni, nibbi reali, colombacci, gufi, ghiandaie, colombelle, tordele, ciuffolotti, tordi, bottacci, balie dal collare, cince bigie, alpestri, rampichini alpestri, fringuelli, regoli, falchi pecchiaioli, astori, picchi neri, fiorrancini. Le acque del Turcano sono ricchissime di trote.

Insomma per una passeggiata nel verde non serve prendere l'areo, ma iniziare a godersi quello che c'è vicino.

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