La testimonianza: "Onore al mio amico scultore Santeusanio che ha realizzato l'opera alla villa comunale"
Se vi venisse voglia in questi giorni caldissimi di farvi un giro alla Villa Comunale di Chieti e vi chiedeste di chi è e perché è qui questo monumento con una ruota di ingranaggio sopra, sappiate che è stato inaugurato un sabato 14 Ottobre del 2006, dall’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del lavoro, in occasione della celebrazione della 56esima edizione della giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro e lo ha fatto proprio inaugurando questo monumento, eretto alla memoria di quanti sul lavoro hanno perso la vita. Il monumento è opera del mio amico artista-scultore Tonino Santeusanio. I partecipanti alla giornata si erano ritrovati alle 8.30 in cattedrale per la messa officiata da don Camillo Cibotti, e poi alle 10.30 e villa. Subito dopo sono stati consegnati i riconoscimenti ai nuovi invalidi e ai grandi invalidi del lavoro. A rappresentare l’Anmil c'era il presidente nazionale Mercandelli. Gli ultimi incidenti erano accaduti all’inizio del mese di ottobre 2006, alle Trafilerie Meridionali, allo Scalo con quattro operai feriti, tre colpiti dal gancio di una grossa gru, e il quarto vittima di una pressa che gli aveva tranciato due dita della mano. Il 23 settembre, poi, c’era stato l’incidente in un cantiere a Manoppello. E appena poco più indietro, il 18 settembre, si era letto del caso dell’operaio polacco morto per una caduta dal tetto dello stabilimento Pilkington di San Salvo. E’ lunga la lista degli incidenti sul lavoro, specialmente in Abruzzo, maglia nera in questa triste graduatoria. Pensate che solo nel 2005 gli incidenti sul lavoro sono stati 7 mila. Una stima del 2005 parla di 10 incidenti al giorno. Una strage - anzi una mattanza per dirla con le parole pronunciate qualche settimana fa dal segretario Mancini - che potrebbe essere fortemente dimensionata se ci fosse una più diffusa cultura delle prevenzione e venissero maggiormente rispettate le norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. E soprattutto se gli organici ispettivi di Inps, Inail e Ispettorato del lavoro non fossero sotto-dimensionati e insufficienti. Alla manifestazione erano presenti delegazioni di operai e sindacalisti da tutta la provincia e che si è conclusa appunto alla Villa Comunale con la posa di questo monumento di fronte alla Casina dei tigli. Si tratta di un’opera in bronzo forgiato da Tonino Santeusanio: una ruota che rappresenta il progresso e un braccio ferito che al contrario rappresenta i lati negativi del progresso. Grande Tonino autore sempre di meravigliosi monumenti e che forse avrà anche il piacere di piazzare alla Villa, quanto prima, la testa bronzea di Achille, presunto fondatore della città di Chieti.