Le scritte che deturpano il centro ormai non si contano più
Stamattina alle 9,30 sono salito a Chieti utilizzando la scala mobile finalmente funzionante almeno a salire, per fare la colazione al caffè Vittoria. Dall’uscita della scala mobile, fatti pochi passi si arriva in piazza San Giustino, le solite macchine parcheggiate in mostra a deturpare una delle vie più belle della nostra città. Come se non bastasse, buttando l’occhio sotto i portici del palazzo Martinetti e noto le scritte che ormai non si contano più, tantissime e in ogni luogo, sui muri esterni, sotto il portico e sulle porte in legno dei negozi sottostanti. Non provo neanche a leggerle, tanta è la stupidità dei loro messaggi, da cui si evince la noia di una gioventù, che non avendo altro modo di sfogare la propria frustrazione, riempie questi muri di scritte cretine. E’ una vergogna, ma visto che ormai sono anni che le cose stanno così e nessuno fa niente, la gente normale non ci fa più caso. La cosa che preoccupa me, non è tanto lo sporco sui muri, visto che ormai le scritte si sovrappongono formando macchie di vario colore, ma è che la mente di questi "signori" giovanetti, che un giorno forse governeranno la città e forse come politici l'Italia... "mala tempora currunt", griderebbe il mio professore d'Italiano Zizolfi, accavallando le sue gambettine, seduto sulla cattedra all'ITIS luigi di Savoia...