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Scuola Chieti Scalo

Docenti da tutte le scuole alla “Mezzanotte” per il Global education day

Alla scuola di Chieti scalo una giornata di studio e laboratori sui temi dell’Agenda 2030

La scuola secondaria di primo grado G. Mezzanotte di Chieti scalo mercoledì scorso ha ospitato il Global EducationDay: una giornata di studio e laboratori sui temi dell’Agenda 2030. L’evento è stato organizzato nell’ambito del progetto europeo “Get up and Goals!”, in collaborazione con il CVM.

La mattinata è stata dedicata allo svolgimento di laboratori didattici: le classi I A e I B hanno partecipato al workshop “Il teatro come strumento per costruire ponti”, tenuto da Mario Fracassie Laura Tiberidi Fantacadabra sulle potenzialità del teatro come strumento per la costruzione di relazioni. In contemporaneale classi II A e II C hanno potuto seguire il laboratorio “Le carte del mondo”animato dal prof. Marco Cecalupo di Reggio Emilia (associazione HistoriaLudens) sulla cartografia come elemento per interrogare la storia e la geografia da punti di vista “altri” su un piano diacronico (carte di epoche diverse) e sincronico (carte contemporanee, ma edite in paesi diversi). 

Nel pomeriggio, la scuola ha aperto le porte ai docenti del territorio per ospitare il convegno “Dai muri ai ponti – La cittadinanza globale per educare al futuro”. Incentrato sugli obiettivi dell’Agenda 2030 ed in occasione del trentennale della caduta del Muro di Berlino, l’incontro si è focalizzato sulla tematica dell’accoglienza come modello relazionale, al fine di promuovere nella società ed in particolare nei giovani, un paradigma di apertura e conoscenza in contrapposizione alla chiusura generata da paura ed ignoranza nel suo significato di “assenza di sapere”. 

La platea di circa settanta docenti di tutti gli ordini di scuole è stata accolta dai saluti del dirigente scolastico  Ettore D’Orazio e della professoressa Giovanna Cipollari, coordinatrice CVM, che ha ricordato il fondamentale ruolo della scuola nella formazione ai valori ed al pensiero critico dei ragazzi, ormai cittadini del mondo: “Bisogna far fiorire l'umanità dei ragazzi... La scuola deve vivere di etica”. 

Si sono quindi susseguiti gli interventi: il primo del dottor Paolo Bartolini, dal titolo “Incontrarsi al confine: per un’etica del riconoscimento”, in cui l’analista filosofo, formatore e saggista, ha analizzatol’incontro con l’altro e l’alterità come una relazione dinamica e di costante trasformazione, ricordando come “I legami devono essere al centro della nostra vita…dobbiamo creare legami senza dimenticare il valore della differenza… Il dialogo acquista valore solo se ne usciamo trasformati, rinnovati”. 

Nel secondo intervento, “La geostoria, ovvero la storia dell’uomo sulla terra”, il professor  Cecalupo ha illustrato le potenzialità dirompenti di una materia che, avvalendosi della dimensione transcalare della storia e della geografia, propone di adottare, nella lettura degli eventi, un approccio dinamico, complesso, che superi la narrazione casuale-deterministica per indagare le relazioni multiple e complesse, di reciprocità, tra fenomeni e processi e non si arrocchi dietro la definizione identitaria e valoriale ma proceda  ponendo problemi e suggerendo confronti e comparazioni per descrivere scambi, flussi, migrazioni, cambiamenti, sincretismi, meticciamenti che costituiscono il racconto storico-geografico del pianeta. 

A seguire, sono stati proposti ai partecipanti tre workshop didattici. Oltre ai due già svolti al mattino, Franca Maurizio e Patrizia Monetti, docenti della scuola Mezzanotte, nonché formatrici CVM, hanno tenuto un laboratorio sulle “Buone prassi di cittadinanza mondiale: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” presentando la documentazione dei percorsi di cittadinanza mondiale che da anni svolgono nell’Istituto.

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