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Biblioteca de Meis, un hub culturale nel cuore verde di Chieti: la proposta degli studenti del liceo Masci

L'iniziativa Open Coesione del liceo scientifico a cura della professoressa Ricciotti. Storia e nuove tecnologie si incontrano al palazzo della Provincia

Nell’ambito del progetto “A Scuola di OpenCoesione” curato dalla professoressa Stefania Ricciotti in collaborazione con la collega Lucia Di Domenico, presso la sala consiliare della Provincia, in occasione della “Settimana dell’amministrazione aperta”, i ragazzi della IV A del liceo scientifico Masci hanno raccolto e analizzato il progetto riguardante la riallocazione della biblioteca De Meis all’interno di quella che sarà, alla Villa comunale, una “cittadella della cultura”. 

Presenti il prefetto Giacomo Barbato, il quale ha sottolineato “l’importanza di uno stretto rapporto tra giovani ed istituzioni” sentito come dovere primario e obiettivo di una prassi quotidiana che “non deve fare  notizia”; il sindaco Umberto Di Primio, pronto a definire la biblioteca come “luogo simbolo di una collettività e ad evocare odori e colori delle “carte”dell’Archivio di Stato o della sala di lettura della De Meis; il segretario generale del Comune Celestina Labbadia, che ha posto l’accento sul tema della trasparenza amministrativa ed il valore dell’Open Data Day. Dall’assessore Raffaele Di Felice è arrivato l’invito ai giovani a “credere in un rilancio della propria città”> per farla tornare ad essere “una piccola Napoli”. Nel ringraziare ospiti, istituzioni e relatori che hanno favorito la riuscita dell’iniziativa, la dirigente del Masci, Sara Solipaca, ha sottolineato l’impegno nel rafforzare l’identità del più antico liceo scientifico dell’Abruzzo.

Quindi gli interventi dell’architetto Francesco Faraone, che ha illustrato più tecnicamente le fasi del  progetto relativo alla Bucciante, della dottoressa Antonella Azzariti che ha mostrato le possibilità offerte ai giovani dalla politica regionale con gli investimenti del PO FSE 2014/2020 e della dottotressa Annalisa Michetti dello Europe Direct di Chieti, che ha richiamato le diverse azioni delle politiche di coesione della UE. 

Presentando il team e l’azione di monitoraggio, i ragazzi hanno sottolineato come nello stesso nome, i bookless, e nel logo creato per rappresentare la ricerca,  lo skyline di una città che si sgretola seguendo il cedimento dei libri, abbiano voluto denunciare come l’allontanamento della biblioteca De Meis del centro storico abbia significato per l’intera comunità anche lo svanire di importanti opportunità di aggregazione. Nella vivacità del colore delle copertine dei libri si vuole altresì indicare il potenziale di vivacità culturale e sociale che i giovani possono rappresentare. Di qui l’intenzione di sensibilizzare tutta la comunità degli studenti ad azioni che possano, in qualche modo, favorire un’accelerazione della realizzazione dell’iniziativa. 

"Come già fatto nel recente passato – spiega la professoressa Ricciotti - i ragazzi sono stati chiamati ad un esercizio di cittadinanza attiva impegnandosi nell’analisi di interventi legati alla rivitalizzazione del centro storico come l’arredo urbano di piazza Valignani e la riqualificazione di via Toppi . Quest’anno, si è pensato di monitorare l’ambizioso progetto, sostenuto dalle associazioni cittadine in sinergia con le istituzioni interessate, per creare un polo culturale all’interno dello stabile, ora dismesso, dell’ex caserma Bucciante, nato come convento e poi divenuto ospedale militare, affinché la mirabile interazione tra le diverse istituzioni - Stato, Regione, Provincia, Comune, Università-  che aveva portato alla definizione del cosiddetto  progetto pilota ed all’accordo di programma già nel 2015, possa quanto prima tradursi in un effettivo circolo virtuoso”.    
 

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