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Politica

Avviata in Abruzzo la campagna contro il Governo da parte del Partito comunista

Volantinaggio fuori dai cancelli della Sevel nella Val Di Sangro per contrastare "l'attacco ai diritti sociali"

Il Partito Comunista ha inaugurato Venerdì 20 luglio, in Abruzzo, la campagna nazionale contro il governo dei 5stelle e della Lega. L' iniziativa si è svolta con un volantinaggio davanti ai cancelli della Sevel, in Val di Sangro. 

Il Partito Comunista sta promuovendo un’azione di lotta contro le solite politiche di attacco ai diritti sociali, alle vite di milioni di lavoratori e di lavoratrici. La campagna tematica sostiene che “i governi cambiano, ma le loro politiche vanno nella sola direzione dell’attacco ai diritti dei lavoratori e delle classi popolari. Centro-destra, centro-sinistra e Cinque Stelle restano al servizio di banche e Confindustria, non dei lavoratori.
Nel giro di pochi anni, le politiche volute dall’Unione Europea, dalla BCE e dal FMI hanno spazzato via i diritti conquistati in decenni di lotte del movimento operaio. In dieci anni i poveri in Italia sono raddoppiati, mentre un pugno di persone si arricchisce sempre di più. Oggi in Italia ci sono 5 milioni di poveri. 
L’11,2% della popolazione è disoccupata, dato che sale al 32% per la disoccupazione giovanile.
Tutto questo non cambierà con un semplice cambio di governo, finché il potere resterà nelle mani di chi ci sfrutta. Questo sistema oggi non è in grado di darci nient’altro che sfruttamento, precarietà, guerre e crisi senza fine. Ma il futuro non è già scritto. Per cambiare davvero c’è bisogno di organizzare la lotta contro questo sistema. Una lotta che deve vedere al centro i lavoratori, i precari, i disoccupati, gli studenti, i giovani delle periferie, i piccoli commercianti e artigiani schiacciati da questo sistema.
C’è bisogno di ridare al popolo, ai lavoratori il loro partito; ricostruire in questo Paese un grande e forte Partito Comunista capace di lottare per una società diversa, più giusta, per un’Italia libera dall’ingiustizia e dallo sfruttamento: un’Italia socialista.
Per queste ragioni è oggi più importante che mai, che i lavoratori ritrovino un comune strumento di lotta, il solo in grado di interpretare, raccogliere, organizzare le idee, le rivendicazioni, le battaglie della classe operaia. 

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