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Viadotti sequestrati e blocco del traffico: i deputati 5 stelle chiedono la riduzione dei pedaggi autostradali

Torto, Berardini e Zennaro si appellano al ministero per denunciare i forti disagi degli automobilisti, che però continuano a pagare a prezzo pieno

Chiedono di rimodulare le esose tariffe dei pedaggi autostradali i deputati del Movimento 5 stelle Daniela Torto, Fabio Berardini e Antonio Zennaro. Da mesi, ormai, chi viaggia sull'autostrada A14 va quotidianamente incontro all'odissea di viadotti sequestrati, 8 in tutto, blocchi del traffico, corsie uniche e tutti i disagi che da tempo riempiono le cronache. I rallentamenti iniziano nel primo tratto abruzzese, in Val Vibrata e affliggono i viaggiatori fino al territorio chietino, a Fossacesia. 

"Non oso immaginare le code infinite che si creeranno - commenta la deputata Torto - soprattutto sotto le feste natalizie. La mia ovviamente non vuole essere una critica alla procura di Avellino che, anzi, sta giustamente procedendo con tutte le verifiche del caso.  Al contrario, il mio vuole essere un invito ad abbassare le tariffe autostradali, almeno fino a quando non verrà ristabilita la piena viabilità”.

I pedaggi, infatti, vengono pagati a prezzo pieno nonostante i disagi enormi. "È necessario - prosegue Torto - garantire agli utenti che usufruiscono dell’asse autostradale in questione una riduzione dei costi sostenuti, visto che il disservizio ricevuto ormai non riguarda piccole interruzioni, bensì un rallentamento che interessa oltre 100 chilometri di viabilità. Inoltre, non è da escludere che in futuro anche altri viadotti divengano oggetto d’interesse della procura: dopo la strage di Acqualonga, in cui morirono 40 persone, è doveroso indagare per impedire che qualcosa di simile possa riaccadere”. 

Alla Torto si uniscono i deputati colleghi Berardini e Zennaro: “Invitiamo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti a intervenire in totale collaborazione. Offriamo tutta la nostra piena disponibilità per trovare una soluzione che garantisca tariffe più eque rispetto al servizio offerto, quantomeno in quei tratti dove il traffico veicolare diventa 'lumaca'. Sarebbe un’azione concreta di cui lo Stato dovrebbe farsi carico per tutelare i cittadini e di cui successivamente, semmai venissero effettivamente riscontrate le irregolarità individuate dalla Procura, da addebitare al concessionario, Autostrade per l’Italia”.

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