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Tagli prefettura di Chieti, dietrofront del Governo

"Non è stata formalizzata alcuna lista delle prefetture da chiudere" rassicurano i ministri Alfano e Madia all'incontro con i parlamentari. In Abruzzo la sede di Chieti sarebbe stata accorpata con Pescara e Teramo con L'Aquila

La prefettura di Chieti, così come le altre 23 prefetture italiane a rischio chiusura, è salva. 

Al momento infatti non è stata formalizzata alcuna lista delle prefetture che dovrebbero eventualmente chiudere. La rassicurazione è arrivata ieri mattina dai ministri dell'Interno, Angelino Alfano, e della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, all’incontro con una delegazione di parlamentari a cui hanno partecipato anche gli abruzzesi Maria Amato e Tommaso Ginoble.

L’ipotesi dei tagli agli uffici territoriali del Governo, che aveva sollevato varie perplessità e contestazioni anche in città, sembra dunque essersi allontanata dal momento che i ministri hanno dichiarato che si cercherà di ottenere in altro modo i risparmi stimati. I taglio delle sedi di cui era stata ipotizzata la chiusura, secondo i parlamentari avrebbe comportato un risparmio di appena 6 milioni.

La notizia del dietrofront del Governo è stata accolta con un sospiro di sollievo a Chieti, unico capoluogo in Italia in cui è in corso l'attuazione del 'Piano di razionalizzazione delle sedi degli uffici statali' per il quale, con un finanziamento già stanziato di 18 milioni, si sta procedendo alla rifunzionalizzazione delle ex caserme Berardi e Bucciante, destinate ad assumere il ruolo rispettivamente di Polo Amministrativo e Cittadella della Cultura.

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