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Soprintendenza e musei, "Chieti e Pescara penalizzate dal governo": l'appello dei consiglieri comunali

Forza Italia chiede a sindaco e assessore regionale al Turismo di intervenire dopo la ripartizione messa in atto dal ministro Franceschini

Ricadute negative da subito e in futuro per la città di Chieti e, indirettamente, anche per Pescara dopo l’approvazione del riordino di poli museali e soprintendenze da parte del Consiglio dei ministri. Lo dice il gruppo consiliare teatino di Forza Italia annunciando un intervento in Consiglio comunale. 

Per effetto di questa riorganizzazione, il Mibact ha previsto l’istituzione di due soprintendenze L’Aquila-Teramo e Chieti-Pescara.

“Attualmente la soprintendenza di Chieti detiene la giurisdizione regionale di competenza con tutte le necessarie conseguenze del caso in termini di dirigenza e quanto da esse ne consegue anche in termini sociali e di indotto per la città di Chieti. Il decreto ministeriale – spiega FI - prevede di istituire la Soprintendenza dell’Aquila-Teramo, ridimensionando così Chieti, che rimarrebbe competente sulla sua provincia e su quella di Pescara. Detto decreto reso definitivamente attuabile anche con i relativi regolamenti verrebbe a determinare una situazione che noi riteniamo di squilibrio tra i territori regionali in particolare tra L’Aquila e Chieti”. 

Nel capoluogo teatino, rimarrebbe soltanto la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo competente sulle province di Chieti e Pescara. All’Aquila, oltre alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo competente sulle province di L’Aquila e Teramo, trovano spazio il polo museale dell’Abruzzo, destituito da Chieti (dove aveva sede a Villa Frigerj) nel 2016, il segretariato regionale, il museo nazionale d'Abruzzo è il principale museo della regione e il Maxxi.

Chieti: unica città dove viene istituito il polo museale e poi si trasferisce

Come evidenziano i consiglieri Emiliano Vitale, Marco D’Ingiullo, Maura Micomonaco, Elisabetta Fusilli e Maurizio Stefano Costa:

 “Già nel corso degli ultimi anni la città di Chieti ha subito un depauperamento ed una riduzione dei servizi di visita in termini di orari di apertura e di conseguenza di personale impiegato. Mettiamo da parte ogni mero discorso campanilistico, ma vogliamo ragionare nell’ottica di una visione globale di turismo culturale regionale con un giusto equilibrio perché il concetto di autonomia non vuol dire frammentazione o accentramento sbilanciando i territori. Considerando anche il fatto che maggiori accentramenti di funzioni vuol dire maggiore possibilità di finanziamenti, per quel territorio o quel settore, ma che mortificherebbero i restanti territori ed ambiti ugualmente importanti, risorse che devono essere programmate in un tutto organico secondo le inclinazioni dell’aree d’interesse storico culturale da tutelare e valorizzare e non secondo disomogenee macro aree culturali e tematiche”.

Da qui la presentazione di un ordine del giorno - già firmato altri consiglieri comunali Liberato Aceto, Mario De Lio, Roberto Melideo e Diego Costantini -  che impegni il sindaco e la sua giunta per far leva sul ministro Franceschini affinché a  “Chieti la Soprintendenza rimanga sede unica regionale e venga ripristinata la sede del polo museale  dove già preesisteva prima del trasferimento del 2016".

Il gruppo di Forza Italia chiederà anche al Consiglio comunale di Pescara di esprimersi ufficialmente in tal senso, “perché crediamo che a livello di utilità ed efficienza la città di Pescara abbia più convenienza ad avere un Polo museale ed una sede regionale a dieci chilometri di distanza che a più di cento”. L’assessore regionale alla Cultura Mauro Febbo, dello stesso schieramento politico, si farà portavoce di questa istanza.

Chieti punto da capo: "Già presentato un ordine del giorno sul tema"

Rivendicano la paternità di un ordine del giorno dedicato alla tutela della sede della Soprintendenza in città i consiglieri di opposizione Stefano Rispoli ed Enrico Raimondi, che la scorsa settimana avevano formalmente chiesto a sindaco e giunta di aprire un confronto col Ministero anche per evitare le riduzioni orarie dei musei archeologici legate alla mancanza di personale.

"I nuovi ribelli della finta maggioranza - tuona Rispoli - continuano a fare distinguo su temi importanti per la città. Invece di preparare un nuovo odg potevano condividere quello nostro già depositato il 9 dicembre dando forza all'iniziativa e far vedere ai cittadini che su tematiche importantissime per il futuro di Chieti si va oltre i colori politici. Evidentemente - insinua - la campagna elettorale è già iniziata e si continua a fare una battaglia ideologica fine a se stessa".

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