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Sequestro discarica Cupello. Gianni Cordisco (Pd): "Il centrodestra crea situazioni di emergenza a spese dei cittadini"

Il segretario provinciale del Partito Democratico critica il dibattito sulla questione Civita

"Il dibattito che si sta sviluppando sul Civeta rischia di produrre tanti comunicati stampa e confusione senza soluzione. Il centrodestra abruzzese e del vastese crea sempre situazioni di emergenza a spese dei cittadini". 

Questo il commento di Gianni Cordisco, segretario provinciale del Partito Democratico sul dibattito che si è creato a seguito del sequestro della cosiddetta terza vasca della discarica per rifiuti non pericolosi della società Cupello Ambiente srl, all'interno del polo tecnologico del Consorzio intercomunale Civeta.

Chiusura richiesta a gran voce dalle associazioni e che ha generato preoccupazione nel M5S di Vasto che ha presentato un’interrogazione al Sindaco e all’assessore all’Ambiente.

In una lettera Cordisco critica il dibattito che si è creato intorno alla questione.

Nel corso della gestione regionale di Chiodi e Febbo il Civeta aveva un Consiglio di amministrazione con la maggioranza dei voti in capo a sindaci di centrodestra (San Salvo, Cupello, Monteodorisio, Villalfonsina). Un Cda che incurante della legge istitutiva dell’Agir (di cui il sindaco di San Salvo è oggi membro) intendeva rinnovarsi.
Il commissariamento del 2016 fu, anche per queste ragioni, atto dovuto al fine di rispettare la legge e ridurre il costo per compensi agli organismi di amministrazione ordinaria. Alla fine del mandato del centrodestra in regione, il Civeta era sommerso di debiti, e di immondizia.
Fu quel Consiglio di Amministrazione ad autorizzare una società privata alla gestione della cd. terza vasca, Aia del 2015.
E’ notizia di storia che il consiglio regionale ha seguito con attente verifiche l’operato sviluppato nel sito con una nota del Presidente della Regione D’Alfonso del 17/01/2018 nella quale veniva richiesta agli enti preposti una visita ispettiva del sito.
Oggi un procedimento della Magistratura, che coinvolge un privato e non l’ente (chiamato in causa per mero ruolo al momento), accerterà se e quali responsabilità vi siano.
Noi confidiamo nell’operato scrupoloso della Magistratura e con l’occasione li ringraziamo per il lavoro difficile e utile svolto.
Con l’avvento in regione del centrosinistra si è posto fine alla lievitazione dei debiti con la nomina di un commissario altamente qualificato, dirigente della regione, che ha risanato i bilanci dell’ente e adeguato alla normativa Agir l’organismo di gestione. 
Oggi tutti auspichiamo che la gestione torni ai sindaci, tutti auspichiamo che non si generino nuovi falle nella gestione. E riteniamo prioritario l’intervento della regione Abruzzo alla soluzione del problema che potrebbe far lievitare le spese per i cittadini fino al 40% a causa di ciò che chiamano emergenza rifiuti.
Con fermezza riteniamo che la salute dei cittadini è una priorità assoluta non negoziabile: accertate le eventuali responsabilità sarà importante per sanare qualsiasi forma di rischio.
Il Pd convocherà i propri amministratori per proporre una programmazione dal basso dei rifiuti, dell’ambiente e degli enti come il Civeta, alla nuova giunta regionale.
Ribadiremo il nostro fermo "No" a progetti di speculazione imprenditoriale come la discarica di Furci e confermeremo la nostra intenzione di restituire al Civeta la operatività, la sostenibilità e la capacità di essere per i comuni e per i cittadini una risorsa e non un problema.
Confidando in meno comunicati di confusione e più fatti, apriamo a una piena collaborazione politica e istituzionale con tutti gli enti coinvolti.

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