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Attese e disagi per i pazienti a causa delle visite private: la denuncia di Taglieri (5 stelle)

Il consigliere da tempo lamenta che le prestazioni in intramoenia occupano stanze e macchinari per chi prenota con la sanità pubblica

Le prestazioni sanitarie in regime intramoenia effettuate in orari istituzionali determinano ritardi e disagi per i pazienti. La denuncia arriva dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle Francesco Taglieri, che è anche vice presidente della commissione Sanità. Il pentastellato invoca un intervento conretto dell'assessore alla Sanità Nicoletta Verì, affinché operi "un più attento controllo di quanto accade nelle strutture ospedaliere". 

La segnalazione del consigliere si riferisce in particolare alla Asl Lanciano Vasto Chieti, dove l'attività in intramoenia, "in molte occasioni, non rispetta quanto previsto dalla normativa vigente. Ho portato mesi fa – spiega – il caso all'attenzione del consiglio regionale, per segnalare come prestazioni in regime di intramoenia si tenessero anche nel corso dell'orario istituzionale, occupando stanze illegittimamente e agevolando chi può permettersi di pagare per visite private. Ci sono casi, infatti, di persone che hanno effettuato controlli, prenotati mesi prima attraverso la sanità pubblica, che in seguito alla sovrapposizione con l'attività libero professionale hanno subito ulteriori ritardi. Si tratta di una grave violazione dell'inviolabile diritto alla salute di ogni abruzzese. Ho fatto presente tutto ciò sia nel corso di una seduta della commissione Vigilanza che in consiglio, depositando un'interpellanza alla quale l'assessore Verì aveva risposto facendo promesse chiare ai cittadini, impegnandosi a tenere alta l'attenzione al riguardo e a sanare le violazioni”.

Tuttavia, secondo quanto denunciato da Taglieri, non ci sono stati cambiamenti: "Queste attività non consone risultano essere ancora attive e denotano la totale mancanza di attenzione da parte dell'assessore, incapace di far osservare le regole e di rispettare gli impegni presi. Un'omissione di controllo totale, sia sull'operato degli uffici che sui vertici dirigenziali, a dimostrazione ulteriore che la nomina politica di Schael, voluta dalla giunta di centro destra in qualità di direttore Generale, non sia servita a cambiare le cose nella Asl 02”.

“Il disinteresse – conclude – per ciò che succede all'interno delle strutture è il sintomo di un'amministrazione che ha perso il controllo della situazione. Mi auguro di vedere presto un cambio di marcia in questo senso e che le promesse ai cittadini siano mantenute, perché è unicamente nel loro interesse che si deve agire. Spero che l'assessore Verì non se ne sia dimenticata e prenda, finalmente, provvedimenti severi”

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