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Ritardi nel bilancio di previsione, Febo chiede al prefetto di nominare un commissario

Nel documento, il consigliere comunale di Chieti per Chieti chiede di nominare “un commissario ad acta che provveda al riaccertamento dei residui” e uno “che provveda a predisporre lo schema del Bilancio di Previsione per sottoporlo all’approvazione del Consiglio comunale nel più breve tempo possibile”

Luigi Febo scrive al prefetto Antonio Corona, al segretario generale del Comune di Chieti Celestina Labbadia, alla Corte dei Conti e al procuratore generale della corte dei conti per fare chiarezza sui ritardi nell’approvazione del bilancio di previsione 2015, i cui termini sono scaduti per legge lo scorso 31 luglio. In più, denuncia Febo, non sono stati adottati i rilievi mossi dai revisori dei conti, né c’è ancora stato il riassestamento dei residui. 

Nel documento, il consigliere comunale di Chieti per Chieti chiede di nominare “un commissario ad acta che provveda al riaccertamento dei residui” e uno “che provveda a predisporre lo schema del Bilancio di Previsione per sottoporlo all’approvazione del Consiglio comunale nel più breve tempo possibile”. 

Si apre così l’ennesimo capitolo del dopo consiglio in cui è stato approvato il bilancio consuntivo, lo scorso 6 agosto. In quell’occasione i consiglieri di opposizione di Partito Democratico, Chieti per Chieti e Centro Democratico abbandonarono l’aula, non partecipando poi al voto sul Bilancio. Approvato nonostante il parere “non favorevole” dei revisori dei conti. 

E oggi Luigi Febo torna a puntare il dito contro il sindaco Umberto Di Primio, accusandolo di una “politica egocentrica e arrogante” e di aver portato “Chieti allo sfascio”, invocando l’arrivo di un commissario “che aiuti la nostra città a mettere a posto i conti per evitare ulteriori costi ai cittadini”. 

Nella lettera, Febo ricostruisce quanto accaduto nella seduta consiliare del 6 agosto, con l’approvazione del bilancio consuntivo, “non provvedendo a motivare in lacune modo, nel corso della seduta di approvazione, la mancata adozione delle misure correttive indicate nel chiaro parere negativo del Collegio dei revisori dei conti”, che oltretutto avevano sollevati forti dubbi sul rispetto dei vincoli imposti dal Patto di stabilità

Il decreto legge 78 del 2015 impone “la nomina di un commissario ad acta per il riaccertamento straordinario dei residui, qualora l’amministrazione non vi abbia provveduto entro il 15 giugno 2015 e questa nomina spetta al segretario generale. Che, però, al momento detiene l’incarico ad interim di dirigente del settore Finanze. 

Inoltre Febo accusa il Comune di “perdurante inerzia”, spiegando che i ritardi stanno “pesantemente aggravando la già difficile condizione finanziaria dell’ente, a causa delle pesantissime sanzioni previste a corredo delle norme”. 

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