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Senza stipendio da anni, la Regione toglie 600 mila euro ai lavoratori del Ciapi

Un emendamento che sarà discusso martedì in aula prevede il taglio. La denuncia di Domenico Pettinari, vice presidente del consiglio regionale

Con un emendamento al progetto di legge umero 7/2019 in materia di Semplificazione del sistema regionale mediante abrogazione di leggi regionali, che sarà discusso dal consiglio regionale nella seduta di martedì 4 giugno, la Lega ha tolto 600 mila euro precedentemente destinati ai dipendenti del Ciapi, l'ente di formazione della Regione. 

La denuncia arriva dal vice presidente del consiglio regionale Domenico Pettinari, che lancia l'allarme:

A rimetterci saranno persone che già adesso si trovano in gravi difficoltà dal momento che non ricevono stipendio da tre anni. Tutto questo è inammissibile.

L’emendamento leghista prevede che siano tagliati i 600 mila euro, a valere sul 2019, che il MoVimento 5 Stelle era riuscito a garantire ai dipendenti del Ciapi nella passata legislatura, grazie a un altro emendamento a firma di Pettinari, che ora parla di

una decisione assurda, che combatteremo con ogni mezzo affinché venga cancellata prima della discussione in consiglio regionale.

A questo punto però la domanda sorge spontanea: cosa ha intenzione di fare la Lega con questi 600 mila euro e per quale ragione sono stati tolti dalle tasche di cittadini che da anni non riscuotono un euro? Certamente il loro modus operandi non ci stupisce. Già in due occasioni hanno spostato risorse a favore di determinati settori mortificandone altri. Penso agli oltre 700 mila euro sottratti al rischio idrogeologico per l’antincendio boschivo, e ai 300 mila spostati ieri dai trasporti ai tirocini formativi giudiziari. È assolutamente condivisibile la volontà di foraggiare sia l’antincendio boschivo che il pagamento dei tirocini formativi giudiziari, ma questi fondi dovevano essere trovati da altre voci di spesa, specialmente in una regione come l’Abruzzo che affronta quotidianamente l’emergenza idrogeologica e ha mezzi di trasporto passeggeri che viaggiano con le spie rosse accese. 

Questa volta il caso è ancora più grave: non c’è alcuno spostamento di risorse a favore di un altro settore in difficoltà. Qui siamo di fronte a un taglio netto alle speranze dei dipendenti del Ciapi, che da anni sono stati abbandonati dai governi regionali, prima dal centro sinistra e adesso, con questo scellerato emendamento, dal centro destra.

Pettinari invoca risposte dalla Lega, affinché chiarisca 

cosa hanno intenzione di fare con il Ciapi e spieghino il perché di questo autentico scippo ai danni dei lavoratori. Se lo ritengono un ente inutile, abbiano il coraggio di dichiararlo pubblicamente e facciano partire un percorso di riassorbimento delle professionalità all’interno di altri uffici di Regione Abruzzo, ad esempio in quelli destinati alla ricostruzione che hanno necessità di essere rinforzati. Noi continueremo a essere dalla parte dei dipendenti del Ciapi, che sono già pronti a manifestare all’esterno del palazzo del consiglio regionale se non dovesse cambiare niente. Noi saremo lì, dalla loro parte, per salvaguardare il loro sacrosanto diritto a essere retribuiti regolarmente. Cosa che alla Lega, evidentemente, non interessa.

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