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Provincia: l’assessore Silvio Tavoletta è fuori, Fli: “Pura dittatura”

L'assessore alle politiche giovanili e allo sport di Fli è fuori dalla Giunta provinciale. Verrà sostituito da Marcello o da Sigismondi del Pdl. Per Fli si tratta solo di un atto meschino


L’incarico gli è stato revocato sabato dal presidente della Provincia Enrico Di Giuseppatonio: Silvio Tavoletta di Futuro e Libertà non ha più deleghe al personale, allo sport e alle politiche giovanili.

“Avrei dovuto prendere questa decisione già da gennaio – spiega Di Giuseppantonio – ma l’ho rinviata per consentire all’assessore Tavoletta di portare a termine le sue iniziative che erano già in corso. Il gruppo del Pdl chiedeva con insistenza un suo rappresentante nell’esecutivo”. Esecutivo che in settimana verrà reintegrato. Il riequilibrio cammina verso il vastese: i sostituti individuati sarebbero infatti Tonino Marcello di San Salvo o Etelwardo Sigismondi di Vasto, entrambi del Pdl.

Un provvedimento necessario per il Presidente della Provincia motivato ufficialmente dalla necessità di riequilibrare l’amministrazione. “Per quanto riguarda i rapporti con il Fli – ha detto il Presidente della Provincia - con la sua Dirigenza provinciale e con il capogruppo Luigi D’Alonzo nei prossimi giorni individuerò un percorso che potrà consentire di costruire un’intesa utile alla Provincia”.

LE REAZIONI DI FLI Stando alle parole del coordinamento di Fli, che non usa mezzi toni, non sembrerebbero esserci al momento i presupposti per avviare un’intesa: “La decisione di fare fuori Tavoletta è un atto meschino sul piano politico e personale”. Per il coordinatore provinciale del partito Alessandro Carbone si tratta di “pura dittatura”.

Secondo Carbone i malumori dei vertici del Pdl sarebbero stati generati dalla mancata votazione sua e di Tavoletta, che oltre ad essere assessore provinciale è anche consigliere comunale, dei debiti fuori bilancio durante lo scorso Consiglio comunale: lo studio della documentazione e il parere negativo dei revisori dei conti, a loro avviso, non recavano i presupposti tecnici per un voto favorevole.
“Il tutto è stato strumentalizzato come una richiesta di un posto in giunta del Fli – ha spiegato Carbone - Il Pdl avrebbe minacciato nei giorni scorsi di non far presentare i suoi consiglieri al consiglio prossimo di oggi, creando come conseguenza  lo scioglimento dell’amministrazione Di Giuseppantonio e mettendo in grave rischio un Ente che già versa in una situazione critica. Si è agito solo per vendetta personale utilizzando i partiti”.


 

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