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Province, Chieti e Pescara unite? Santuccione: "Non siamo su Scherzi a parte"

Roberto Santuccione, presidente di Pescara Capoluogo d'Abruzzo, commenta i tagli alle province italiane. Sul possibile accorpamento dei due capoluoghi limitrofi ironizza e rilancia l'idea del capoluogo adriatico al centro della regione

Torna in auge l'argomento tagli alle province: il governo taglia quelle che non hanno i requisiti per sopravvivere, un provvedimento che farebbe risparmiare allo Stato almeno 5 miliardi di euro. Si torna dunque a parlare della possibilità di accorpare le province di Chieti e Pescara. Ma sarebbe davvero possibile?

Sicuramente non per Roberto Santuccione, presidente di un movimento che si chiama Pescara Capoluogo d'Abruzzo, molto critico sull'abolizione della provincia adriatica. Santuccione rilancia invece l'idea del capoluogo adriatico al centro politico-economico della regione. Sono in tanti a pensarla così: la pagina del gruppo su Facebook ha già più di 2500 adepti.

Per il movimento, non è certo che i tagli alle province farebbero risparmiare tutti quei soldi. "Il condizionale è più che d'obbligo - spiega il presidente del movimento biancazzurro - chi ha partorito questa idea alquanto bislacca, secondo noi, dovrebbe spiegare molte cose: dalla rimodulazione delle competenze al reinserimento nel lavoro dei dipendenti degli enti da sopprimere. Inotre, dovrebbero spiegare quanto costerà alle "mega-province" un necessario adeguamento logistico, almeno nella nostra regione, dove due cittadine su cocuzzoli dovrebbero ricevere quotidianamente centinaia di migliaia di persone. Semplicemente assurdo".

Fin qui il ragionamento fila. Ma Santuccione va oltre: siccome Pescara a suo parere è il baricentro di tutta l'economia regionale, la sola idea che possa diventare provincia di Chieti più che farneticante ha i toni di una farsa. "Pescara provincia di Chieti... E, visto che siamo al "barzellettiere", perchè non provincia di Atessa? - continua - Se abolizione delle province deve essere, bisogna abolirle tutte, nessuna esclusa e decentrare ai comuni le loro competenze attuali. Ci sarebbero baracconi in meno e maggior operatività diretta. Senza esodare nessuno e senza mobilità forzate".

La soluzione per Roberto Santuccione è che Pescara in Abruzzo svolga un ruolo guida. "Solo così avremo una regione più snella e con maggiore capacità di intervento locale". Sbattendo la porta in faccia a tanti anni di storia e cultura.

 

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