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Che fine ha fatto il progetto Elena per il risparmio energetico? Un'interrogazione dei 5 stelle invoca chiarezza

L'iniziativa, 8 anni fa, venne presentata con lo scopo di ridurre le emissioni di Co2, attraverso l'uso di energie rinnovabili negli edifici e nelle infrastrutture pubbliche

Era il 2011 quando la Provincia di Chieti presentò l'ambizioso progetto Elena, acronimo di  European Local Energy Assistance, una proposta di finanziamento pari a circa 80 milioni di euro per un progetto di risparmio energetico, nell'ottica della riduzione delle emissioni di Co2, attraverso l'uso di energie rinnovabili negli edifici e nelle infrastrutture pubbliche. Il risparmio energetico, fissato in obiettivi da raggiungere anno per anno, avrebbe generato un notevole risparmio per le casse degli enti pubblici.

Il progetto fu approvato dalla Banca Europea degli Investimenti che concesse una linea di credito di 60 milioni di euro, con i quali la Provincia di Chieti e i suoi 104 Comuni dovevano procedere alla  riqualificazione energetica e alla gestione degli impianti di pubblica illuminazione tramite una procedura di selezione pubblica di una Esco (Energy Service Company) alla quale affidare i lavori di riqualificazione e la successiva gestione degli impianti.

Obiettivo dichiarato nel bando pubblicato dalla Provincia era quello di ottenere una riduzione dei consumi e quindi dei costi, pari ad almeno il 25% all'anno per 15 anni a partire dal 2015. Tuttavia, in questi otto anni non è cambiato nulla. Il Comune di Chieti nel periodo compreso tra il 2012 ed il 2015, per la sola pubblica illuminazione ha affrontato costi superiori a 4 milioni di euro, una media di circa 1 milione di Euro l'anno.

Entro il mese di agosto 2015, tra l'altro, il Comune avrebbe dovuto stipulare il contratto attuativo con la Energy Service Company individuata dalla Provincia di Chieti affinché quest'ultima potesse avviare per tempo il lavori di riqualificazione oggetto del progetto finanziato dalla Bei. Ma, alla data odierna non risulta che le imprese individuate dalla Provincia di Chieti abbiano iniziato i lavori necessari alla riduzione dei consumi che, occorre ribadirlo, garantiscono una contestuale riduzione dei costi pari ad almeno il 25% annuo.

Per questo motivo, il Movimento 5 Stelle di Chieti ha protocollato un'interrogazione a risposta orale con la quale i due consiglieri Ottavio Argenio e Manuela D'Arcangelo chiedono di  sapere se il contratto attuativo è stato finalmente sottoscritto ed in ogni caso chiedono di conoscere i motivi per i quali la stipulazione è stata ritardata di ben 4 anni.

Spiega Manuela D'Arcangelo: 

Sulla questione del risparmio di spesa collegato alla riduzione dei consumi eravamo già intervenuti, chiedendo conto dell'operato dell'Energy manager ma la risposta alla nostra interrogazione fu confusa ed evasiva.

Aggiunge il capogruppo Argenio: 

Oggi, siamo costretti ad intervenire con una nuova interrogazione visto che la riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione avrebbe già potuto garantire un notevole risparmio di spesa per l'ente. Basti considerare che se i dati in nostro possesso sono corretti, in 4 anni il Comune avrebbe potuto risparmiare circa 1 milione di euro e magari questa Giunta non avrebbe avuto bisogno di ipotizzare la folle vendita della farmacia comunale per cercare di far quadrare i suoi conti.

Vista la pressante esigenza di far quadrare i conti dell'ente, sembra dunque anomalo che il Comune non abbia dato seguito al progetto Elena stipulando nei tempi previsti, il contratto attuativo con il quale si sarebbero potuti ottenere notevoli benefici, non solo in termini di risparmio di spesa ma anche di abbattimento delle emissioni di Co2 in atmosfera.

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