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Operaio della Val di Sangro con 38 di febbre: incontro in Regione mentre scoppia la polemica tra Febbo e Cgil

Al vertice parteciperanno Sevel, Asl e sindacati, ma l'assessore parla di "falla" nel protocollo e accusa di "comportamento irresponsabile" il lavoratore

Si terrà domani (lunedì 4 maggio), un incontro tra i vertici della Sevel, la Asl Lanciano Vasto Chieti e le organizzazioni sindacali, dopo l'episodio dell'operaio che si è scoperto avere 38 di febbre prima di entrare al lavoro. L'obiettivo della riunione è individuare le modalità per evitare episodi del genere e garantire la sicurezza di tutti i lavoratori, considerato che l'uomo ha viaggiato su un autobus pubblico.

Intanto scoppia la polemica tra l'assessore alle Attività produttive, Mauro Febbo, e la Fiom Cgil. L'esponente di Forza Italia, infatti, ha accusato di "comportamento irresponsabile del lavoratore", che ha messo "a rischio contagio migliaia di colleghi e la stessa azienda". Febbo, inoltre, ha parlato di una "falla rispetto al rigido protocollo nazionale del 14 marzo e quello ancora più sensibile del 9 aprile sottoscritto tra Fca e organizzazioni sindacali".

Ma il segretario generale della Fiom Cgil, Alfredo Fegatelli, punta il dito contro Febbo: "Come sempre - tuona - la colpa è sempre degli altri e sempre dei più deboli. L’assessore Febbo sa che ci sono lavoratori che, per andare a lavorare in Val di Sangro, escono di casa alle 3.30 di mattina e devono prendere più autobus e fare più di due ore di viaggio? Visto che la febbre non viene a comando, l’assessore ha valutato che la temperatura corporea in due ore può subire delle variazioni? Se un lavoratore dovesse manifestare dei sintomi durante il viaggio, la Regione ha previsto quale deve essere il comportamento che si deve adottare?".

"Perché - incalza Fegatelli - non avete previsto di misurare la temperatura prima di salire sugli autobus? Perché non avete previsto di fornire un servizio immediato di diagnosi in questi casi? Non aver accolto il nostro invito a coordinarsi con il Molise è stato un grave errore. Forse l’assessore pensa che il virus arrivato al confine dell’Abruzzo magicamente sparisce? Come vede noi non solo evidenziamo le criticità, ma facciamo anche delle proposte. È tanto interesse delle aziende quanto quello vostro di lavorare per salvaguardare la salute dei lavoratori e visto che voi amministratori spesso subite il fascino del mondo imprenditoriale preoccupatevi almeno di salvaguardare il futuro del tessuto industriale".

Prima della riunione di domani, Febbo ha garantito che coinvolgerà anche la Regione Molise, considerato che tantissimi lavoratori della Val di Sangro vengono da lì. 

Dopo l'episodio, comunque, l'operaio è stato sottoposto a tampone e sono state rintracciate tutte le persone che hanno viaggiato con lui. 

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