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Lutti: è morto il presidente de La Destra, Teodoro Buontempo

Si è spento nella notte a 67 anni dopo una grave malattia. Nato nel frentano, ha vissuto per molti anni ad Ortona dove ha studiato e si è avvicinato alla politica. Nel 2008 si è candidato a governatore dell'Abruzzo

È morto nella notte il presidente de La Destra, Teodoro Buontempo. Soffriva di una grave malattia e ieri (martedì 23 aprile) è stato ricoverato in una clinica privata della capitale, dove è morto stanotte alle 4.30. Lo ha annunciato Francesco Storace su Il giornale d’Italia.

Buontempo era originario di Carunchio, dove era nato il 21 gennaio 1946. Per molti anni ha vissuto a Ortona: lì ha studiato e ha intrapreso la carriera politica arrivando a dirigere le organizzazioni giovanili missine in Abruzzo. Poi nel 1968 si è trasferito a Roma, dove è diventato dirigente della Giovane Italia e, nel 1970, primo segretario del Fronte della gioventù di Roma. Nel 2008 la sua attività politica si era rivolta nuovamente in Abruzzo, dove si era candidato come presidente della Regione. Alle elezioni che proclamarono governatore Gianni Chiodi, Buontempo ottenne l’1,9% dei voti, pari a 11.514.

Oltre alla politica era il giornalismo la sua grande passione. È stato capocronista de Il secolo d’Italia e per dieci anni ha diretto Radio Alternativa. Dirigente nazionale del settore stampa e propaganda, dal 1988 al 1992 è stato segretario della Federazione romana. Membro del Comitato centrale e della direzione nazionale del Msi-Dn dal 1968. Ha ricoperto la carica di segretario regionale di An nel Lazio. È stato membro dell’Assemblea nazionale. Il 26 luglio 2007 annunciò la sua uscita da Alleanza nazionale e partecipò alla fondazione della Destra, di cui era presidente.

Lo ricorda con affetto Geremia Mancini, segretario confederale Ugl. "Teodoro Buontempo - dice - è stato un uomo che ha fatto dell’etica morale una bandiera, ha rischiato per le proprie idee, ha saputo essere sempre e comunque il riferimento di una intera comunità umana. Fu sempre vicino a quella che riteneva la “sua” Cisnal, oggi Ugl,  e alle istanze dei più deboli, dei più umili e dei lavoratori. Con lui se ne va un grande figlio d’Abruzzo".

A ottobre 2010 proprio Mancini, per la Ugl, consegnò a Buontempo il "Moschettiere del lavoro", un riconoscimento assegnatogli dai lavoratori del sindacato. 

Anche l'assessore regionale Mauro Febbo si unisce al cordoglio che arriva da tutto l'Abruzzo e dall'intero Paese: domani sarà al Campidoglio a dargli l'ultimo saluto. “Con Teodoro Buontempo - dice - scompare una delle figure storiche e più autentiche della Destra italiana e un nostro conterraneo nonostante fosse da anni trapiantato a Roma: ha sempre avuto un forte ed imprescindibile legame con la nostra terra”. 

“Sono tanti i ricordi che mi legano a Buontempo - prosegue Febbo -  uomo di grande carisma, con il quale ho condiviso una parte importante del mio percorso politico. Come quelli risalenti agli anni ‘70 quando muovevo i miei primi passi di militante nelle organizzazioni giovanili missine. Qualche anno più tardi quando ricoprivo il ruolo di presidente della Provincia di Chieti ci siamo incontrati più volte nel suo paese natale, Carunchio, per la tradizionale sagra della ventricina. Poi ancora quando diventò coordinatore regionale di An, dopo la scomparsa di Nino Sospiri, e successivamente decise di aderire alla nascente Destra. Buontempo è un uomo che ho sempre stimato ed apprezzato per la straordinaria passione con la quale viveva e faceva politica”.      

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