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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Giustizia Sociale: "I rifiuti sono una risorsa, la politica pescarese ha fallito"

Il delegato alle politiche giovanili Mattia La Rovere risponde alle accuse di campanilismo della consigliera regionale Marinella Sclocco a Chieti e critica l'atteggiamento a difesa di Pescara che ingoia sistematicamente il capoluogo teatino

"La richiesta di conferimento dei rifiuti pescaresi presso la discarica Casoni di Chieti rappresenta nient'altro che il fallimento della politica pescarese e, come fa notare la consigliera Sclocco, sorprende in conseguenza della ricchezza prodotta dalle 200mila persone delle altre province, che ogni giorno lavorano e frequentano l’area metropolitana di Pescara, il completo immobilismo della politica pescarese in merito alla gestione del capitolo rifiuti". Così Mattia La Rovere, delegato alle politiche giovanili del partito “Giustizia Sociale – Di Paolo", replica alle accuse esternate pochi giorni fa dalla consigliera regionale Pd.

La Rovere sottolinea come la situazione delle discariche della provincia Pescarese era nota da tempo, ma nulla è stato fatto per risolvere il problema. "Ora si sbattono i piedi e si insulta la città limitrofa che diniega la sua disponibilità di collaborazione e sostegno - prosegue - Segnalo alla consigliera regionale che nel 2012, nel resto del mondo, i rifiuti sono valutati come nuova materia, nuova risorsa. In Abruzzo sono ancora considerati scarti da buttare in discarica, da ricoprire accuratamente per poi nasconderli alle generazioni future. Sostenere questo atteggiamento lontano dallo schema di uno sviluppo sostenibile è fuori da ogni logica. I cittadini di Chieti sono contrari alla discarica in contrada Casoni a prescindere dal possibile conferimento dei rifiuti pescaresi".

La Sclocco aveva definito ipocrita l'atteggiamento di chi, nonostante frequenti per vari motivi il capoluogo adriatico e contribuisca alla produzione dei suoi rifiuti, non accetti poi di condividere il problema dello smaltimento degli stessi. E La Rovere si spinge oltre:  "Da cittadino teatino, non accetto subire lezioni e rimproveri da un esponente politico a difesa di una città con tre uscite autostradali e la sede di svariate aziende che portano il nome di Pescara e che non toccano minimamente i confini pescaresi, l'aeroporto regionale conosciuto in tutta Europa come aeroporto di Pescara, una città che gode di un servilismo disarmante dei mass media locali in quanto il TgR è  sempre più confuso come TgPE e  il giornale quotidiano più importante della regione dedica alla città di Pescara la metà delle sue notizie sviando addirittura dalle edizioni non teatine la città di Chieti capoluogo di provincia. Una città, Pescara, che ha come prossimo obiettivo la conquista della sede universitaria teatina facilmente deducibile dalle scandalose dichiarazioni del candidato rettore all'università D'Annunzio, Gaetano Bonetta. Tutto ciò è deprimente, umiliante e vergognoso - conclude La Rovere -  sia per la città di Chieti che per i concittadini abruzzesi. Se Pescara viene vista come la città più attrattiva d’Abruzzo è proprio in conseguenza del suo comportamento imperialistico, espansionistico e colonialista e questo atteggiamento non è assolutamente condiviso".

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