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Marsilio spegne il fuoco delle polemiche: "L'appalto dell'ospedale Covid è regolare, basta campanilismi"

Il presidente della Regione convoca una videoconferenza per chiarire l'assegnazione dell'appalto, mentre la Omnia Servitia diffida chi sollevi dubbi sulla sua iscrizione alla white list della prefettura

Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha convocato una conferenza stampa ad hoc per replicare alle polemiche sorte nelle ultime ore dopo l'assegnazione dell'appalto per il nuovo Covid hospital di Pescara alla Omnia Servitia della Holding Colasante di Lanciano. Intanto, la ditta in questione, ha inviato una nota alla stampa, per diffidare "chiunque dal diffondere dubbi inesistenti sulla iscrizione della Omnia Servitia Srl nella white list della prefettura di Pescara".

La Edilfrair di Gianni Frattale, ditta seconda classificata nella gara d'appalto, ha infatti inviato una richiesta di chiarimenti in merito all'Agenzia regionale di informatica e committenza, ponendo lumi sulla correttezza della procedura.

Allo stesso tempo, il Governatore, in videoconferenza, ha chiarito che, "prima di invitare le imprese alla procedura negoziata per la realizzazione dell'ospedale Covid di Pescara, è stata verificata la loro iscrizione alla white list, la banca dati antimafia che certifica la rispondenza a requisiti professionali ed etici".

"Le procedure d'urgenza garantite dal Governo mi avrebbero consentito di procedere all'affidamento diretto - ha aggiunto Marsilio - ma abbiamo deciso di indire una procedura negoziata tramite Aric, svoltasi con la massima trasparenza, invitando 11 operatori, più del doppio del numero prescritto dalla legge". 

E, per Marsilio, "i ribassi applicati dalle due imprese prime classificate nella gara d'appalto per la realizzazione dell'ospedale Covid di Pescara testimoniano la volontà di importanti imprese abruzzesi di mettersi a disposizione della comunità e di realizzare un'opera prestigiosa, che ha un alto valore sociale, senza particolare lucro".

Il presidente della Regione ha dedicato un passaggio della conferenza stampa anche ad alcune polemiche "di campanile", sulla scelta di Pescara per ospitare l'ospedale Covid. 

"Ho sempre rivendicato di non avere un campanile - ha detto - e queste polemiche stupide sull'ospedale Covid di Pescara sono figlie di questa miopia e di questa grettezza, che una parte importante della classe politica del nostro territorio si porta in dote e che per troppo tempo sono state flagello dell'Abruzzo. Se a Pescara c'è maggiore bisogno, c'è maggiore pressione e c'è anche la struttura adatta, l'intervento si fa a Pescara - ha aggiunto senza mezzi termini - perché la logica da accattoni, secondo la quale avremmo dovuto prendere i fondi e dividerli per le 4 province, facendo magari in un posto un'opera che non serve, mentre in un altro posto un'opera che serve non si completa perché non bastano i soldi, è la logica che ad oggi ha prodotto in Abruzzo ospedali che non funzionano, reparti lasciati a metà, servizi che non si possono offrire perché manca sempre qualcosa". 

Nella polemica si inserisce anche il vice presidente del consiglio regionale, Domenico Pettinari, che lamenta la mancanza di documenti sul sito dell'Aric e chiede alla Regione "di mettere le opposizioni del consiglio regionale nelle condizioni di esercitare a pieno le funzioni di sindacato ispettivo"

In particolare, Pettinari lamenta di non aver trovato online "i professionisti che hanno partecipato al bando per la realizzazione del nuovo ospedale Covid di Pescara e i nominativi che sono stati esclusi dalla gara. Chiedo pubblicamente che questa mancanza sia colmata il più presto possibile e che siano quindi pubblicati gli elenchi affinché si possa lavorare al meglio per i cittadini".

Pettinari incalza anche sui ritardi nei tamponi: "Ci sono cittadini - dice - che in assenza di risultati non sanno se sono ancora positivi dopo aver eseguito le terapie. Altri, troppi, non sanno se sono positivi o meno e continuano a svolgere il loro lavoro o la loro quotidianità senza avere coscienza che possono essere vettori del virus. Chiedo, quindi, all’assessore Verì di sollecitare ogni azione possibile volta ad eseguire più tamponi possibile e ad analizzare i risultati in tempi brevi. Non si può più aspettare”.

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