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Prima campanella dell'anno senza il servizio scuolabus, Giustizia Sociale propone l'affidamento esterno

A meno di una settimana dall'inizio dell'anno scolastico, le famiglie non sanno ancora se e quando potranno fare richiesta per usufruire del servizio. Il segretario cittadino Iezzi bacchetta l'amministrazione comunale

Manca meno di una settimana al suono della prima campanella dell’anno scolastico 2018-2019, eppure, a Chieti, non c’è ancora alcuna certezza sul trasporto scolastico. A sei giorni dal primo giorno di scuola, i genitori non sanno ancora se e quando potranno presentare domanda per far usufruire ai propri figli del “pulmino”. E non arrivano certezze sull’eventuale affidamento all’azienda speciale multiservizi Chieti Solidale. 

Ad oggi, dunque, i genitori che facevano affidamento sul servizio, dovranno organizzarsi per accompagnare i propri figli a scuola. 

Il segretario cittadino di Giustizia Sociale, Andrea Iezzi, sollecita l’amministrazione comunale a dare risposte alle famiglie: 

Mai era successo in passato che sulla programmazione del trasporto scolastico comunale si  arrivasse a tanta approssimazione o, peggio ancora, al quasi disinteresse da parte dell’amministrazione. E la mancata pianificazione e organizzazione del servizio da parte del governo comunale risulta ancora più evidente dal confronto con le altre comunità, anche più piccole, della nostra, come Lanciano, Casoli, Guardiagrele, Bucchianico, dove i servizi scuolabus sono stati affidati, con i giusti tempi,  a ditte esterne che ne hanno garantito la regolarità del funzionamento.

Un cliché che evidentemente funziona sia in termini economici che di sicurezza, considerato che tutti i Comuni che fanno programmazione sul trasporto scolastico da anni si servono di Società esterne specializzate che si occupano di tutto (acquisto di mezzi nuovi, revisione dei mezzi , assistenza, personale di assistenza compreso gli accompagnatori). C’è da chiedersi: perché a Chieti no? 

Eppure l’anno scorso il Comune di Chieti ha speso, secondo i dati ufficiali, 117mila euro per i mezzi (compresi carburanti, bolli e supplenze del personale) mentre 136milaeuro sono stati spesi per gli autisti e gli assistenti “fissi”, cioè assunti dal Comune di Chieti, quindi circa 260mila in totale.

Per Iezzi, la soluzione sarebbe l’affidamento a una società esterna specializzata nel trasporto scolastico con 

vantaggi evidenti, che vanno dalla disponibilità di un parco mezzi nuovo ed efficiente da permettere la sostituzione dei mezzi in qualsiasi momento, al personale che viene impiegato per i 9 mesi necessari al servizio e non per 12 come avviene ora utilizzando personale di ruolo del Comune.

Il segretario di Giustizia Sociale ipotizza un risparmio di 80mila euro l’anno, ossia 400mila in un quinquennio, periodo medio della durata dei contratti. 

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