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Troppi incendi nella stessa azienda di rifiuti, i 5 stelle: "Revocare le autorizzazioni"

Il 14 Aprile 2017 è stata programmata la conferenza dei servizi per il rinnovo dell’Aia e i consiglieri comunali e la consigliera regionale Marcozzi chiedono a Comune e Regione di preparare un'istruttoria che lo impedisca

“Bisogna revocare le autorizzazioni”. La richiesta, a pochi giorni di distanza dall’incendio alla ex Seab di sabato pomeriggio (11 marzo), arriva in conferenza stampa dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle Sara Marcozzi e dai consiglieri comunali teatini Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo. 

“E’ inaccettabile - dicono - che si continui a far operare imprese, in un campo cosi delicato come quello del trattamento dei rifiuti. Troppi gli incendi all’interno dell’azienda: Regione e Comune mettano in atto tutti gli accorgimenti al fine di giungere alla revoca delle autorizzazioni. Il tempo dei cartellini gialli è scaduto”. 

Questa mattina (giovedì 16 marzo), in una conferenza stampa, i tre esponenti pentastellati hanno ricordato quanti incendi, negli ultimi otto anni, abbiano colpito lo stesso sito. Il primo, più devastante, tra il 18 e il 19 luglio 2009. Il secondo, il rogo di una struttura in plastica, nel mese di maggio 2010. Nella notte tra il 19 e il 20 dicembre 2011 ancora fiamme alla ex Seab, con l’incendio che distrusse un deposito di plastica compressa: dovettero intervenire 7 squadre dei vigili del fuoco per spegnerlo. L’anno dopo, il 14 novembre, ancora fiamme a un cumulo di rifiuti indifferenziati di plastica e cartone. 

Dopo questi episodi, ci furono sospensioni parziali e diffide, ma attualmente l’azienda svolge la propria attività, spiegano i Marcozzi, Argenio e D’Arcangelo, “in regime di prorogatio, in quanto l’autorizzazione decennale è scaduta nel 2016 ed è stata temporaneamente rinnovata. Il 14 Aprile 2017 è stata programmata la conferenza dei servizi per il rinnovo dell’Aia (Autorizzazione Integrale Ambientale)”. 

“E’ giunta l’ora - dicono - di fermare questo disastro. Gli enti, in sinergia fra loro, grazie agli strumenti forniti dal Codice dell’Ambiente, hanno la possibilità di mettere in campo tutta una serie di provvedimenti al fine di tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini che risiedono sul territorio comunale e vicinale. Il Movimento 5 stelle chiede che a tutti i livelli istituzionali di attivare tutti i procedimenti e le prescrizioni imposte dal Codice dell’Ambiente”. 

E sollecitano: “La Regione Abruzzo, di concerto con Arta e Comune di Chieti, predisponga un’istruttoria per arrivare alla Conferenza dei servizi del 14 aprile ed esprimere la ferma volontà di non rinnovare le autorizzazioni. E’ un dovere civile e morale nei confronti dei cittadini ma anche di quelle tante imprese ligie al rispetto delle norme, che quotidianamente operano in un campo cosi delicato, come quello dei rifiuti”. 

I 5 stelle chiedono inoltre “una moratoria sull’autorizzazione dei nuovi impianti, intervenendo con modifica al Piano Regolatore Generale del Comune, attivando uno stringente Piano della Qualità dell’Aria e l’attivazione di una task force in capo al settore Ambiente del Comune, con risorse e personale dedicate all’attività di gestione e controllo di queste realtà insistenti sul territorio, affinché i gravi episodi di Chieti Scalo o Colle Marcone, evidentemente causati da incuria e mancanza totale di controllo, non si verifichino mai più”.

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