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Politica

400 Guardie mediche devono ridare indietro le indennità di rischio, M5S: "Una vergogna"

Un debito di quasi 70mila euro ciascuno, dopo che la Regione ha deciso di eliminare i 4 euro l’ora di indennità di rischio

E’ drammatica la situazione delle Guardie mediche abruzzesi che prima si sono viste decurtare lo stipendio e poi hanno ricevuto la richiesta di recupero delle somme percepite dalla Regione Abruzzo, estesa anche agli eredi. Un debito di quasi 70mila euro cadauno partorito in seguito a una delibera di Giunta Tagliate le indennità di rischio alle guardie mediche, Febbo: "Continua il pasticcio"
del 18 luglio scorso,
Tagliate le indennità di rischio alle guardie mediche, Febbo: "Continua il pasticcio"
con cui la Regione ha deciso di eliminare i 4 euro l’ora percepiti di indennità di rischio in formula retroattiva.

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be interessarti: https://www.chietitoday.it/cronaca/tagli-indennita-guardie-mediche-febbo-regione-pasticcio.htmleguici su Facebook: https://www.facebook.com/pages/ChietiToday/25298331473899E così circa 400 medici medici di continuità assistenziale in tutta la regione sono piombati nella disperazione e non è serriva una richiesta di delucidazioni da parte della Corte dei Conti.

“E’ un provvedimento ingiusto” spiega Domenico Pettinari vicepresidente della commissione sanità di Regione Abruzzo, nel corso della conferenza stampa tenutasi alla presenza anche del consigliere Sara Marcozzi e di numerosi medici di continuità “noi dovremmo valorizzare questi medici che ricordiamolo non sono i 'ricchi' del settore. Stiamo parlano di personale che lavora in condizioni a volte estreme, in orari impossibili e che percepisce stipendi assolutamente normali. Ancora una volta” continua Pettinari “il Presidente D’Alfonso sceglie di penalizzare il personale medico. Anche in altre regioni è stato chiesto un accertamento su queste spese e al massimo si è interrotta l’erogazione, ma assolutamente senza una formula retroattiva, addirittura estesa agli eredi,  che rischia di mettere in ginocchio intere famiglie. Inoltre” incalza Pettinari “il provvedimento che ha assegnato i 4 euro in più l’ora risale allo scorso governo PD, dunque il Presidente prima di chiedere un risarcimento retro attivo ai lavoratori che sono attori passivi in queste scelte, dovrebbe eventualmente richiedere le somme percepite dai medici di guardia a chi le ha autorizzate e quindi alla Dirigenza di quegli anni e all’organo politico dell’epoca, del quale alcuni sono attivi decisori in questo frangente”.

“Il Governo, autore di tagli sulla sanità senza precedenti, dovrebbe piuttosto valorizzare queste professionalità che rappresentano l’ultimo avamposto per il diritto alla salute. Ho presentato un’interrogazione regionale” conclude il consigliere 5 stelle “con la quale chiedo di revocare la delibera in cui si richiedono i soldi a questi medici e di interrompere la sospensione delle indennità, in attesa che si pronunci definitivamente la Corte dei Conti e non sulla base di una normale richiesta di chiarimento. Se la Corte si pronuncerà dichiarandola illegittima l’eventuale danno lo paghi chi lo ha causato, non certo i medici di guardia ai quali va tutto il nostro apprezzamento per il lavoro che svolgono”. 

“Stupisce” aggiunge il consigliere regionale Sara Marcozzi “la solerzia e lo zelo con cui il presidente D’Alfonso ha dato seguito a una semplice richiesta di chiarimento della Corte dei Conti mentre lo hanno lasciato del tutto indifferente le diffide al suo Governo, molto più pesanti, della stessa Corte relative alla mancata approvazione dei rendiconti di Regione Abruzzo che ha messo in ginocchio i conti della Regione. Sono tutti ligi con i conti degli altri! Siamo di fronte a decenni di mal governo che prosegue con il governo del Presidente D'Alfonso e anche questi ne sono i frutti".

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