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Sabato, 20 Aprile 2024
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L'attacco di Forza Italia: "L'unità complessa di cure primarie: una beffa per la sanità teatina"

L’accusa arriva dai consiglieri comunali di Forza Italia di Chieti Emiliano Vitale, Maurizio Costa e Elisabetta Fusilli che questa mattina, in conferenza stampa, hanno attaccato la Regione Abruzzo

L’accusa arriva dai consiglieri comunali di Forza Italia di Chieti Emiliano Vitale, Maurizio Costa e Elisabetta Fusilli che questa mattina, in conferenza stampa, hanno attaccato la Regione Abruzzo.

Oggetto dell’attenzione dei politici teatini, l’unità complessa di cure primarie che dovrà essere realizzata nel vecchio presidio ospedaliero del SS. Annuniziata di Chieti, con un investimento previsto di 758.000 euro.

Vitale, Costa e Fusilli hanno sottolineato come la Regione sia in ritardo rispetto alle indicazioni della legge 189 del 2012 e di come, dati alla mano, la città sia sottodimensionata in quanto a numero di studi medici e pediatrici, previsti nell’unità complessa, con evidenti ricadute negative su assistenza ed efficienza del servizio.

 “Nel giugno 2017, in occasione dell’inaugurazione del punto prelievi presso il vecchio ospedale SS Annunziata, l’istituzione dell’unità complessa di cure primarie, venne presentata dall’assessore regionale alla sanità Paolucci come una innovazione che sarebbe stata immediatamente attivata – hanno dichiarato Vitale, Costa e Fusilli - L’istituto normativo delle Uccp risale al 2012 e riguarda tutto il territorio provinciale (Chieti, Francavilla, Ortona, Guardiagrele, Lanciano, Vasto, Gissi, Atessa). Sul ritardo della loro attivazione, alla Regione Abruzzo sono stati mossi dei rilievi da parte del tavolo di monitoraggio ministeriale. Da un facile raffronto, emergono palesi incongruità in termini di bacini di utenza, spazi dedicati e, soprattutto, di investimenti. A titolo esemplificativo, l’Uccp di Chieti - Casalincontrada prevede 12 tra studi medici, studi pediatrici e specialistici (importo di 750.000 euro) per una utenza di 44.000 assistiti quando in realtà sono oltre 55.000; quello di Francavilla al Mare contempla 47 studi medici e pediatrici per 45.398 assistiti. Sono, dunque, evidenti errori che denotano poca considerazione nei confronti della città di Chieti già per il solo dato demografico. Siamo pronti a presentare una mozione perché riteniamo che Chieti sia stata ancora una volta poco considerata con ricadute sull’assistenza e sull’efficienza della stessa”.

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