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Forza Italia chiarisce: "O atteggiamento costruttivo, oppure continueremo a disertare le sedute"

Le precisazioni del gruppo consiliare dopo l'ultima crisi politica in seno alla maggioranza: "Il buon politico sa cosa dire; il gran politico sa quando tacere"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Il gruppo di Forza Italia al comune di Chieti, visto il tentativo di distorcere la verità sulla situazione venutasi a creare all'interno del Consiglio Comunale, sente la necessità di fare alcune dovute precisazioni.

Premettendo che i Consiglieri forzisti si sono sempre dimostrati coerenti e fedeli al mandato elettorale, sostenendo in questi anni, anche nelle situazioni più critiche e con lealtà e operosità il Sindaco e la Giunta, tuttavia già a partire dal 2016 era stata avanzata l'esigenza di porre particolare attenzione alle dinamiche territoriali connesse al settore commercio, declinato storicamente come uno dei punti di forza del sistema economico della cittàritenendosi infattiessenziale una rimodulazione programmatica ed una inversione di tendenza rispetto alle scelte immobilistiche delle amministrazioni precedenti.

In tal senso venne favorevolmente accolta la proposta di un nuovo piano commerciale, che poi nel merito e considerati gli sviluppi legislativi in materia si sarebbe dovuto materializzare in un “codice etico” di indirizzi strategici, anche alla luce delle problematiche emerse sul tema del ruolo che le grandi distribuzioni hanno avuto sul territorio del comune, con le conseguenze annesse sui commercianti storici del tessuto metropolitano.
Da subito si era stimolata una analisi approfondita da effettuare a cura di professionisti del settore, ma altrettanto repentinamente si prese atto nelle immediate vicinanze temporali a tale ipotesi, che non si stava muovendo foglia. 

In aggiunta a cio si prospettarono una serie di interventi, tra cui sgravi settoriali simili a quelli concepiti con le no-tax areas, e per i locali di somministrazione alimentare. Si considerò anche l’ipotesi di valutare perfino l’incisività sul settore commercio derivante da nuove e più approfondite analisi urbanistiche, attraverso incontri  organizzati dallo stesso Sindaco, specie nell'ultimo scorcio della scorsa legislatura, da cui concepire, con il fondamentale  contributi di docenti universitari della D’Annunzio un nuovo “Piano di Sviluppo Metropolitano”, ed un Piano Commercio in esso incastonato dinamicamente ed adeguatamente ristrutturato sulle esigenze del capoluogo teatino.

Nulla di tutto cio’. 

I cervelli nel frattempo riempiti di idee ed i cassetti di qualcuno riempiti di annotazioni, con una città, ahimè, riempita di problemi.

Risulta beffeggiante allora assistere alla ennesima convocazione datata 11 giugno 2019 con  le Associazioni di categoria , ormai stremate da codesto ingiustificabile quanto irritante immobilismo dell’assessore Comunale al Commercio. Tutte le osservazioni e tutti i rilievi del caso sulla “bozza” del Piano Commercio sono ormai in mano alla delegata politica al settore, e ci risulta imbarazzante che al nulla di fatto di quest’ultimo anno di legislatura consiliare l’unica cosa concreta uscita dalle stanze dell’assessorato della Di Biase da sottoporre ai  Consiglieri sia…il nulla !!!!!!!!!  Compreso il fantomatico cartellone estivo degli eventi.

Nonostante ciò gli scriventi avevano sollecitato prima informalmente poi attraverso i mezzi di informazione  un “Programma di fine mandato” come ultimo strumento utile per salvare il salvabile ed approcciare in maniera dignitosa le problematiche connesse agli  indirizzi di Bilancio da calare nel Documento Unico di Programmazione. Erano state fondamentalmente avanzate richieste "minimali", ma ritenute concrete.

Nel frattempo si era ipotizzato e poi proposto di fare una valutazione concernente eventuali rettifiche circa la riscossione delle Tasse sulla Nettezza Urbana e di rimodulazione dei rapporti tra “Formula Ambiente” ed il Comune. Tutte ipotesi mandate in fumo e respinte. 

Fatta questa malinconica premessa si arriva ad oggi, e, nostro malgrado, si sta prendendo atto di un comportamento ambiguo, aggressivo, irridente, gravissimo, con il quale si passa sul piano personale di singoli Consiglieri ed amministratori, con un livore ingiustificato ed amplificato perfino attraverso l’utilizzo meschino dei social. 

Allora occorre mettere in chiaro una cosetta: chi scrive non ha mai rinfacciato a nessuno nulla, perfino  quandosi era un Sindaco tesserato NCD e quindi affiliato con il centro sinistra. Né ci risulta utile autosospensioni dal partito, come se il Partito fosse “uno” e non i “molti” residenti in consiglio e votati dai cittadini, Né sarebbe decente ipotizzare “traghettamenti” pilotati o “da tempo concepiti” verso altre formazioni politiche, anche perché, a leggere i giornali ed a vedere le foto di tali assessori inconcludenti legati al sindaco andare repentinamente a fare incontri e cene per ritrovare una collocazione in attesa di essere cacciati sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, con tutto il rispetto per la Croce Rossa. 

No noi non vogliamo inveire, noi teniamo alla città di Chieti, e per la città e non per le poltrone che stiamo lottando (qualcun altro fa cene per le poltrone). 

Noi vogliamo solo sottolineare che qualcuno tenta la bagarre, ma non entra nel merito dei problemi che la città atavicamente soffre. Noi vogliamo denunciare che si mente parlando di investimenti che si rischia di perdere, per colpa di un commissariamento, perché sappiamo che il comune è ingessato da una carenza cronica di organico dovuta anche dalla fuga di personale verso l’esterno.

E mentre tutto cio accade invece di provare a cercare e trovare soluzioni, si mente alla città, e si cerca di spostare la dialettica politica verso lo scontro politico con il gruppo di FI, guarda caso, proprio quel Gruppo che non ha mai votato contro anche nei momenti di “disappunto strategico” come nel caso della vendita della Farmacia Comunale.

Se qualcuno pensava ad una bolla di sapone, quel qualcuno si sbaglia. 

Come Gruppo Consiliare di Forza Italia riteniamo da persone responsabili che ci sia ancora tempo per  riflettere su quanto fermamente richiesto.

Ci auguriamo venga messo in atto un atteggiamento costruttivo, e non di insulto e di minaccia. (Ai manifesti si può rispondere con altri manifesti, e Noi, sui manifesti, non siamo secondi a nessuno !!!)

O si assume un atteggiamento responsabile e si smette di mentire alla Città, o da parte nostra si materializzerà un assordante dissenso in aula. 

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