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Ritardi nell’approvazione dello schema del Conto Conto Consuntivo 2017, Febo chiede il commissario

Il consigliere di minoranza, come già fatto negli anni scorsi, scrive al prefetto per denunciare l'inadempienza della giunta e invocare l'applicazione della legge

Anche quest’anno, il consigliere comunale di opposizione Luigi Febo scrive al prefetto, alla Corte dei Conti e alla procura regionale presso la Corte dei conti per chiedere la nomina di un commissario ad acta, per le inadempienze dell’amministrazione nell’approvazione dello schema del Conto Conto Consuntivo 2017, in ritardo di 44 giorni. 

Febo, infatti, denuncia che, dopo la tardiva approvazione del bilancio previsionale, per il quarto anno consecutivo la giunta ha tardato anche nell’approvazione dello schema del Rendiconto 2017. 

Non possiamo non stigmatizzare la sciatteria e la rilassatezza del sindaco e dell’amministrazione comunale nella gestione della cosa pubblica e nella predisposizione di questi atti fondamentali per il funzionamento della macchina amministrativa.

Sappiamo che a questo sindaco danno fastidio le nostre diffide e gli aggettivi che accompagnano i nostri giudizi sull’amministrazione comunale, ma come si può non usare l‘aggettivo “incompetente” davanti a questi fatti e davanti ai risultati del lavoro di questa amministrazione comunale?

Solo facendo riferimento all’incompetenza, alla sciatteria e alla superficialità di questi amministratori che si possono comprendere queste inadempienze e la pesantissima situazione finanziaria in cui hanno catapultato la Città di Chieti.

E, ciò, nonostante la pesante situazione finanziaria dell’Ente - già attenzionata dalla Sezione di controllo abruzzese della Corte dei Conti, che ha sollecitato un ispezione ministeriale da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze, e nonostante le sollecitazioni di pagamento milionarie delle società ed aziende direttamente partecipate (Asm “Chieti Solidale” e Teateservizi) e delle società di gestione dei servizi che aspettano di essere pagate per i servizi forniti.

Siamo fortemente preoccupati per le sorti dei lavoratori delle aziende partecipate e dei lavoratori delle aziende che hanno in appalto i servizi della città (alcuni di loro hanno ricevuto solo quote parziali dei loro salari, somme, oltretutto, anticipate dalle ditte appaltatrici  e “Chieti Solidale” è in forte difficoltà per il pagamento degli stipendi di maggio e giugno: è di oggi la notizia che il direttore dell’azienda ha inoltrato formale diffida al Comune per il pagamento dei 4,5 milioni di euro dovuti dal Comune stesso).

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