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Febbo e Di Stefano: "Le province Pd si mobilitano contro il Governo Pd"

Con i sindaci di centrodestra della Provincia denunciano "la farsa del presidente Pupillo e degli altri presidenti che vogliono protestare contro loro stessi"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

“Mentre noi stiamo parlando, in Provincia si sta svolgendo una riunione indetta dal presidente Pupillo perchè le Province italiane, la stragrande maggioranza a guida PD, hanno indetto una settimana di mobilitazione contro il Governo. A noi sembra assurdo che le Province, in Abruzzo tutte e 4 a guida PD, facciano una mobilitazione di protesta contro un Governo a guida PD e contro una Regione a guida PD” lo ha dichiarato l'On. Fabrizio Di Stefano che oggi pomeriggio, alla Casina Dei Tigli, ha incontrato la stampa con il Consigliere regionale e Presidente della commissione di Vigilanza Mauro Febbo e con una rappresentanza di Sindaci, a loro volta espressione di molti amministratori della Provincia di Chieti e di moltissime minoranze ed esponenti di governo cittadino.

Una conferenza stampa intitolata: “no alle passerelle del Pd sul disatro delle Province: loro responsabilità per parlare della situazione delle Province, dei comuni ma soprattutto per denunciare la convocazione che il presidente Pupillo ha inviato ai sindaci, di presentarsi in Provincia a discutere della situazione delle strade e delle scuole, al fine di firmare un documento di protesta con una denuncia contro il Governo.

“I nostri sindaci giustamente non ci stanno a farsi prendere in giro” ha continuato l'on. Di Stefano, “E a partecipare a una manifestazione dove chi è in maggioranza fa anche l'opposizione. E' evidente che tutte queste Province a guida PD non possono protestare se i tagli, quelli della legge di Stabilità del 2015 che ha tagliato alle Province di 3 miliardi complessivi, e nella forbice 2013-2017 5 miliardi di euro, sono tagli che sono avvenuti con i governi Letta, Renzi e Gentiloni...

Questo è il motivo per cui denunciamo questa farsa del presidente Pupillo e degli altri presidenti che vogliono protestare contro loro stessi”.

“Questa sciagurata riforma Del Rio- Boschi- Renzi” ha preso la parola il consigliere regionale Mauro Febbo, “Ha creato un danno enorme all'Italia; un danno che continueremo a pagare negli anni; qualcuno ha tagliato fondi per dimostrare che stava tagliando la spesa pubblica ma non ha capito che con quei tagli stava facendo danni irreparabili all'Italia. I danni sono stati fatti all'intera viabilità italiana e regionale e, sinceramente, credo che a settembre le scuole non riapriranno perchè non hanno la forza di intervenire sulla manutenzione e sul riscaldamento”.

“Mi associo a quanto detto dall'On. Di Stefano e dal Consigliere Febbo” ha dichiarato il sindaco di Perano: Gianni Bellisario. “Purtroppo, da parte di chi ha delle responsabilità amministrative, la protesta arriva con tre anni di ritardo. Forse qualcuno si è distratto e non si è accorto che i tagli derivano da una legge dello Stato, la legge Del Rio, promulgata nel 2014; forse qualcuno si è dimenticato che il Governo Nazionale e Regionale sono retti da un partito a cui fanno riferimento e si sono dimenticati che molti di loro, lo scorso dicembre, si sono alacremente battuti per il Sì al referendum costituzionale dove si ribadiva ancora una volta l'abolizione delle Province. In definitiva c'è qualcuno che dovrebbe mettersi d'accordo con le proprie idee. Gran parte degli italiani sono stufi di una politica che dimentica gli italiani e pensa esclusivamente alla politica migratoria. Non siamo contro l'immigrazione ma crediamo vada fatta una seria e ponderata riflessione su quanto si spende per ospitare i migranti e quanto invece si toglie agli italiani che devono avere a che fare con strade non più percorribili e con comuni ed enti territoriali che si trovano in una situazione disperata”.


“Questa conferenza stampa è l'inizio di un percorso” ha preso la parola il primo cittadino di Villalfonsina Mimmo Budano, “Infatti abbiamo in programma ulteriori iniziative da fare. Oggi non siamo in Provincia ma siamo in questa conferenza stampa perchè la protesta può appartenere a chi la protesta l'ha sempre fatta, a chi da tre anni aveva detto che questa riforma non funzionava, che avrebbe creato danni e disservizi ai cittadini. Adesso che i nodi vengono al pettine, noi non possiamo accettare che delle amministrazioni provinciali a guida PD ci inviino una nota in cui si dice che i tagli sconsiderati e irragionevoli imposti dal Governo stanno mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo economico locale.

L'unica vera protesta che noi come sindaci oggi ci aspettiamo è quella che rassegnino le dimissioni. Abbiamo votato l'8 gennaio per il rinnovo delle province e il PD non ha detto una parola contro le Province ma, anzi, si è mobilitato per fare la rincorsa all'ultimo seggio. Se volevano protestare, due mesi fa potevano evitare di fare le liste”.

“Mi associo all'On. Di Stefano e al Consigliere Febbo” ha dichiarato il capogruppo di opposizione di Torino Di Sangro, Nino di Fonso, “Nel nostro territorio le strade franano giorno per giorno e come capogruppo dell'opposizione denuncio questa iniziativa del Presidente Pupillo e anche io credo che l'unica protesta vera ed efficace siano le dimissioni”.

“Abbiamo partecipato a diverse conferenze stampa” ha preso la parola il sindaco di Gamberale Maurizio Bucci, “Siamo stati a Roma con l'On. Di Stefano e il Consigliere Mauro Febbo per quanto riguarda il decreto terremoto, siamo stati con Tiziana Magnacca per quanto riguarda i tagli sul sociale e oggi siamo in questa conferenza stampa per il discorso della Provincia. Stiamo cercando di fronteggiare una situazione che forse per troppo tempo ci ha visto silenti. Oggi facciamo sentire la nostra voce forte. E' inaudito che la provincia di Chieti oggi faccia una manifestazione di questo tipo e, per questo, ci siamo dissociati e lo stiamo denunciando”.

L'on. Fabrizio Di Stefano ha concluso: “Abbiamo in mente di attuare una serie di iniziative di protesta, anche forti, perchè la situazione degli enti locali oggi in Abruzzo è drammatica. La viabilità locale e provinciale, i piani sociali, il problema dei bilanci, le scarse risorse, molte delle quali impegnate in questi primi mesi dell'anno per l'emergenza maltempo, mettono in seria crisi i ruoli essenziali dei comuni. Non è pensabile che mentre c'è questo disastro si continui a pensare ai congressi di partito e alle iniziative come quella che si sta tenendo oggi in Provincia. Nelle prossime settimane faremo sentire la nostra voce con iniziative forti contro questo governo regionale, nazionale, per queste tematiche e queste criticità che hanno un nome, un cognome e delle responsabilità ben precise e legate al partito democratico e ai suoi vertici nazionali e regionali”.
 

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