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La nuova Tac di Vasto finisce all'attenzione della Corte dei Conti

Polemiche del Movimento 5 stelle dopo la visita di ieri del direttore della Asl Schael con l'assessore Verì, che ha confermato l'impossibilità di fare l'Emodinamica

Ha lasciato qualche polemica la visita di ieri del nuovo direttore generale della Asl e dell'assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, a Vasto. Nel corso della mattinata, è stata annunciato l'arrivo di una nuova Tac a 128 strati e investimenti per 400 mila euro in tecnologie. Ma c'è una cosa che non è andata giù al consigliere regionale del Movimento 5 stelle Pietro Smargiassi, ossia la conferma che a Vasto non si farà l'Emodinamica. 

E, ora, l'esponente di minoranza lancia l'affondo: "Si è chiuso il sipario su una presa in giro che i vastesi devono subire ogni qualvolta ci sono delle elezioni a Vasto. Il prossimo atto, con grande probabilità, andrà in scena nella prossima tornata elettorale, ma questa volta mi auguro che i miei concittadini non si lascino prendere per il naso dal politicante di turno".

Per il pentastellato, l'annuncio dei nuovi investimenti è un "indorarci la pillola", ma la consegna della Tac "era stata promessa alla città già dal 2015, come un grande dono. Ma invece di un macchinario a 64 strati sarà consegnato uno a 128. Forse questo raddoppio di potenza dovrebbe giustificare i 4 anni di ritardo o forse potrebbe causarne altri se qualche ditta dovesse decidere di fare ricorso, visto il cambio di strumentazione".

Ma c'è di più. In commissione Vigilanza, di cui Smargiassi è presidente, era stato riferito "che i locali che avrebbero ospitato la Tac non erano idonei e che andavano fatti lavori per ampliare il vano. Ma la Tac era già stata acquistata per 750mila euro e posizionata in un magazzino mentre si attendeva la fine dei lavori già iniziati per ospitarla. Ora la Tac è un'altra? I lavori sono ancora necessari o addirittura ne serviranno altri? Tutte le eventuali inesattezze raccontate in vigilanza le trasferiremo alla procura e alla Corte dei conti, vedremo se davvero c'è stata una presa in giro per gli abruzzesi e le istituzioni".

"Abbiamo sempre detto - continua - anche nella scorsa legislatura, che l’Abruzzo per la sua morfologia non può seguire l’arido calcolo dei numeri. Ci sono cittadini isolati dal resto della regione e che per arrivare nei capoluoghi di Provincia fanno fatica. L’emodinamica a Vasto salverebbe la vita di tanti cittadini, il direttore Schael non può pensare che i vastesi non muoiano abbastanza per dotare il San Pio di questo servizio. Non lo paghiamo il 20% in più degli scorsi manager per venirci a vendere sempre le stesse vecchie giustificazioni. Mantengano l’impegno preso con i vastesi. Oltre 15mila cittadini hanno chiesto questo servizio”, conclude Smargiassi.

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