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Scaricabarile sull'emergenza cinghiali, la Regione chiama in causa il Governo

Sono sempre più frequenti i danni causati dagli ungulati, che spesso provocano anche incidenti normali. Ma le istituzioni continuano a tacere

L'interpellanza presentata dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle Pietro Smargiassi sull'emergenza cinghiali non è bastata ad avere risposte dalla giunta regionale e in particolare dall'assessore Emanuele Imprudente. Così, l'annoso problema degli ungulati, che affligge l'intero Abruzzo e in particolare la provincia di Chieti, resta al momento un problema inaffrontato.

Smargiassi accusa la giunta di "svincolarsi dalle sue responsabilità, chiamando in causa il Governo su una competenza che è regionale. Hanno riempito i cittadini di promesse per essere eletti e ora che hanno vinto, anche grazie ai voti presi da chi a quelle promesse ha creduto, dicono che non si può fare nulla? Non è accettabile che i cittadini e questo consiglio regionale siano presi in giro dal centro destra”.

Il consigliere di minoranza sollecita risposte dovute ai cittadini, che ieri si sono presentati in consiglio regionale in cerca di risposte: "Questa giunta - dice - su un tema così delicato e controverso, non può fare orecchie da mercante ma deve immediatamente dare risposte e farci sapere a che punto si trova lo stato di attuazione degli interventi decisi nella riunione del 16 maggio scorso, relativa alla provincia di Chieti, in cui a sentire l’assessore era tutto sotto controllo. Noi crediamo che sia utile convocare un tavolo che abbia tra gli interlocutori i sindaci dei territori più colpiti dall’emergenza, le associazioni di categoria di agricoltori, ma anche i comitati per la tutela del territorio e tutti gli attori interessati, direttamente o indirettamente, ad una questione che a causa del lassismo e del disinteresse politico è diventata una vera e propria emergenza”.

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