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D'Alfonso senatore: "Fino alla convalida delle elezioni resto il presidente della Regione"

"Non cambia nulla" ha dichiarato il Governatore in una conferenza stampa in Regione per chiarire i futuri passaggi istituzionali. E aggiunge: "Deve governare chi ha vinto, cioè M5S e Lega"

Ha ancora alcune cose da fare in Abruzzo il presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso, eletto neosenatore del Pd dopo le politiche di domenica. Questa mattina in conferenza stampa il governatore ha voluto chiarire ciò che accadrà in Regione nei prossimi tempi.

“In relazione alla doppia veste di presidente della Giunta regionale e di Senatore della Repubblica eletto, il dato di verità è riconducibile al dettato del costituzionalista Costantino Mortati secondo cui, affinchè intervenga l’incompatibilità per il senatore eletto, c’è bisogno che lo stesso senatore venga proclamato e convalidato - ha chiarito D’Alfonso - la convalida degli eletti è un atto dell’ordinamento che si estrinseca attraverso gli organi ausiliari del Senato. Nello specifico – ha proseguito – è un atto della Giunta per le elezioni perchè in Italia si parte dal presupposto che le elezioni siano sempre a rischio di invalidamento. A tal proposito, attenderò la convalida da parte della Giunta per le elezioni e solo da quel momento scatterà il dies a quo. Dopodichèmi adeguerò a quanto prevede l’ordinamento nelle sue articolazioni regolamentari e normative”.

Per ora non cambia nulla in Abruzzo

D'Alfonso ha quindi ribadito che fino ad allora continuerà a svolgere pienamente le sue funzioni di presidente della Regione confermando di voler portare avanti l'azione di Governo fino all'ultimo giorno utile. "Sto lavorando ad un atto di 365 pagine - ha annunciato - che, per quanto riguarda la mia esperienza di Governo, si chiama passaggio di consegne che determinerà, da parte di chi subentrerà, la presa di contezza di tutta l'attività messa in campo in questi anni di governo dell'Abruzzo. Mi riferisco, in particolare, ai 2 miliardi 750 milioni di euro di risorse che sono in procedura e che dovranno essere presi in carico anche come monitoraggio e controllo. Così come le attività relative alla ZES o quelle riguardanti il potenziamento dell'aeroporto d'Abruzzo e lo sviluppo della rete ferroviaria regionale. Da senatore cercherò di legare l'agenda nazionale a quella regionale che, sulla base dell'esperienza maturata finora, penso di conoscere meglio di chiunque altro".

"Voterò a favore del reddito di cittadinanza"

Quanto alla composizione del futuro Governo, il neoletto senatore con il Pd ha dichiarato: "Io penso che debbano governare quelli che hanno vinto, i Cinque Stelle e i Leghisti hanno numeri e vittoria, io mi sento collocato all'opposizione dal giudizio dei cittadini. La campagna elettorale è stata molto efficace. Io per esempio dichiaro che voterò a favore del reddito di cittadinanza, che costa 75 miliardi di euro l'anno. Mentre non posso votare il governo dei Cinque Stelle e dei Leghisti, voterò a favore di tutte le misure che aumenteranno i diritti dei cittadini, a cominciare dalla prima riguardante appunto il reddito di cittadinanza. La voterò tutte le volte che servirà".

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