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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2015

Antonello D'Aloisio (Noi con Salvini): "Riscontri positivi, per me, comunque vada, sarà un successo"

Antonello D'Aloisio, 48 anni, avvocato, è il candidato sindaco del movimento Noi con Salvini. Nella vita si è sempre e solo dedicato all'attività forense, e non ha mai avuto tessere di partito né incarichi politici prima dell'esperienza di questa campagna elettorale

Antonello D’Aloisio, 48 anni, avvocato, padre di due figli, è il candidato sindaco del movimento Noi con Salvini. Nella vita si è sempre e solo dedicato all’attività forense, anche come membro del consiglio dell’ordine. Non ha mai avuto tessere di partito né incarichi politici prima dell’esperienza di questa campagna elettorale. Della sua avventura dice: “È un test, una verifica per vedere che riscontro ci sia sul territorio ad eventuali iniziative future. Per me, comunque vada, sarà un successo, perché ho trovato riscontri positivi da persone da cui non me lo sarei mai aspettato”.

Perché ha deciso di candidarsi?

Questa candidatura è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Sono sempre stato alla finestra a guardare quel che succedeva, sia a livello locale sia nazionale, e avevo simpatia per questo movimento. Poi, su segnalazione di qualche collega, sono stato convocato dal coordinamento: cercavano una figura come la mia. Ci ho pensato un po’ e ho deciso di accettare, ma non l’avrei fatto per nessun altro schieramento. Già da tempo seguivo l’attività politica di Salvini

Quali sono i 5 punti principali del vostro programma?

1) Sicurezza dei cittadini, perché a Chieti ne siamo carenti

2) Sostegno alle persone più deboli

3) Ricollocare la città a livello di immagine, sia nell’aspetto esteriore, sia come centro da promuovere incentivando le attività culturali e i trasporti

4) Cultura, affinché vengano sfruttate meglio le risorse che abbiamo

5) Commercio, da potenziare con una “no tax area”, oltre che a Chieti alta, anche nella zona compresa fra viale Abruzzo e vale Benedetto Croce. Andando incontro ai proprietari di locali vuoti, con detassazione e incentivazione all’affitto. E riportando in vita spazi vuoti come la Galleria Scalo: 30 anni fa era piena di vita, ora l’80 per cento dei locali è vuoto ed è una desolazione

Città che si svuota, scarsità di parcheggi, commercio in crisi nel centro storico: come affrontare questi problemi?

Sarebbe utile realizzare parcheggi silos con un sistema integrato di mobilità, ad esempio dal parcheggio di via Papa Giovanni XXIII. Inoltre vorremmo rimettere a posto San Giustino per renderla il gioiello e il salotto della città: in Italia è l’unica piazza del duomo usata come un parcheggio. Pensiamo alla ripavimentazione e ad un abbellimento, magari aiutando la sistemazione di palazzo Mezzanotte. Lì i parcheggi sono poche decine, pedonalizzarla non creerebbe grossi problemi e si potrebbe trovare un’alternativa. Ma penso anche a Chieti Scalo, che è abbandonata a se stessa, e al verde pubblico da potenziare, visto che oltre alla villa comunale non ci sono spazi dove far giocare i bambini.

Quali proposte avete per l’ambiente?

Partiremo dall’installazione di centraline per il rilevamento dell’aria, specialmente nella zona dello Scalo, da Madonna delle Piane a San Martino, dove i residenti lamentano un odore sgradevole. Poi, tramite un raccordo con gli enti preposti, vogliamo una ricognizione degli stabilimenti che emettono sostanze a rischio, come le trafilerie. Abbiamo previsto una maggiore tutela del fiume Pescara, nella parte di competenza del Comune di Chieti, e di far ripartire il parco fluviale, che oggi è una cattedrale del deserto senza sorveglianza, usata solo come scarico abusivo.

Se fossi sindaco… cosa farebbe i primi 100 giorni?

La prima attività da fare sarebbe quella ricognitiva su tutti i settori: è inutile fare proclami che poi non si possono mantenere. Si dovrebbe verificare dove sono le criticità e pianificare gli interventi da fare. 100 giorni servono a studiare come sta il Comune e credo che troveremo delle sorprese.

In molti la accusano di essere troppo vicino alla Lega Nord che, fino a non troppi anni fa, riteneva un peso gli italiani nati sotto una certa latitudine geografica…

In effetti sto affrontando critiche feroci per questo motivo. Ma la Lega ha un’ispirazione federalisti che è ben lontana da proclami secessionisti. Si accusa Salvini di essere fascista, ma si fa un grandissimo errore, perché lui è nato da un’ideologia comunista e il movimento Noi con Salvini è nato a dicembre. Non vedo certi problemi a Chieti, non mi sembra ci siano rischi di secessionismo, razzismo o xenofobia. Inoltre, il messaggio di Salvini non è rivolto solo ad una parte, ma propone tematiche sulla sicurezza o la sovranità monetaria, soluzioni semplici ma importanti, per tutti. Lega e Noi con Salvini sono due entità che abitano nella stessa casa, ma qui non ci sono assolutamente progetti indipendenti, razzisti, xenofobi o separatisti. In molti non lo sanno, ma il responsabile immigrazione della Lega è un senegalese, tanto per dirne una. Forse la Lega in passato avrà sbagliato e si sarà pregiudicata molti consensi, ma io dico che non esiste razzismo, non ci sono elementi discriminatori. 

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