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Elezioni comunali 2020

Ferrara contro il centrodestra: "Bufera fratricida, i teatini non meritano promesse elettorali"

Il candidato del centrosinistra rivendica l'impegno dei cinque anni da consigliere comunale di Chieti per Chieti

Attacca la coalizione di centrodestra dove "si scatena una bufera fratricida" e rivendica il suo impegno nei cinque anni da consigliere comunale di Chieti per Chieti, il candidato sindaco Diego Ferrara. Il riferimento è al braccio di ferro tra Lega e Mauro Febbo, assessore regionale autosospesosi da Forza Italia.

L'esponente di centrosinistra accusa gli avversari di aver reso "il cittadino teatino inerme e succube di decisioni prese in stanze lontane e avulse dalla conoscenza delle problematiche e possibili soluzioni della intera città di Chieti".

"Il risultato ottenuto per Chieti da coloro che dopo opportune trasmigrazioni partitiche sostengono una politica di professione - dice Ferrara - sono palesemente sotto gli occhi, ormai stanchi, dei teatini tutti. Le condizioni in cui versa Chieti è tristemente nota: trascurata, inefficiente, degradata, senza ruolo e funzione che possa darle la dignità di capoluogo di quella che è la provincia più estesa e bella dell’intera Regione. Al netto di questa verità, insieme a tutte le forze di minoranza in consiglio comunale che mi sostengono in questa campagna elettorale, ho di mio ottemperato al mandato accordatomi nel 2015 e di cui anche oggi sono grato. Le difficoltà sono state tante, perché dall’opposizione non è facile poter lavorare per il bene dei cittadini, soprattutto quando la maggioranza, che ha l’onore e l’onere della decisione politica di indirizzo e amministrazione, si pone in maniera pregiudizialmente conflittuale. Più di una volta, infatti, ci siamo trovati di fronte ad un muro di gomma: ad una chiusura precostituita che ha escluso condivisione e collaborazione anche a fronte di proposte ed iniziative meritevoli di ascolto e attuazione".

Il candidato sindaco elenca le attività in cui si è impegnato in prima persona: proposta smantellamento amianto; proposta di recupero di alimenti in eccedenza a favore dei cittadini indigenti; proposta di adesione di Chieti alla rete città sane; proposta di recupero edificio ex convitto Paolucci da destinare a fini pubblici; proposta riapertura Supercinema; proposta di creazione di un tavolo interfunzionale sulla microcriminalità.

"Molto di più si può sicuramente fare - commenta - ed è questo che guida la mia candidatura quale nuovo sindaco di Chieti poiché dall’ascolto, che volontariamente ho voluto cominciare dai cittadini e non già dai cosiddetti stakeholder politici, che a breve comunque incontrerò, in primis di giovani, mondo femminile e dell’associazionismo, realtà culturali e impegnate nel sociale, come pure i rappresentanti dei lavoratori, ho rilevato che le persone non si aspettano, e non meritano, promesse di tipo elettorale che verosimilmente cadranno nel dimenticatoio poiché inattuabili, ma hanno bisogno di una amministrazione che abbia cura della città e di loro. La qualità della vita offerta è il primo lavoro che un sindaco ha il dovere, non solo politico ma morale, di assicurare ai propri cittadini. Da qui il mio impegno, su questo che può sicuramente considerarsi il primo dei tanti obiettivi a fondamento del mio lavoro in veste di primo cittadino di Chieti".

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