Comunali 2020, Carbone (Azione): "Prima il nome del candidato sindaco, poi l'alleanza"
L'esponente del partito di Calenda ha partecipato alla riunione della coalizione di centrosinistra, ma chiarisce che prima vanno fatti i nomi
Nei giorni scorsi, aveva partecipato alla prima riunione di quella che si è definita "coalizione democratica, progressista e civica", una forza formata da molte anime che si contrappone al centrodestra in vista delle elezioni comunali a Chieti. E, oggi, Alessandro Carbone di Azione, già consigliere comunale e coordinatore provinciale di Fli, rivendica la validità del progetto.
Con Azione, il partito di Carlo Calenda, venerdì scorso si sono riuniti Pd, Articolo 1, Sinistra Italiana, e formazioni civiche, Chieti.Da capo e Chieti per Chieti. Insomma, quasi tutte le formazioni che oggi siedono nell'opposizione, esclusi Movimento 5 stelle e Giustizia Sociale.
Oggi, però Carbone, lancia un appello chiaro alle altre politiche: "Prima sarà necessaria la condivisione sul candidato sindaco , poi potrà esserci l'accordo di coalizione e non viceversa". Insomma, nessuna alleanza, senza nomi.
L'esponente di Azione auspica un candidato che sia "espressione di netta discontinuità con il passato, e dovrà rappresentare soprattutto le nuove generazioni se vogliamo far rinascere Chieti. Non è più tempo di scherzare, soprattutto se vogliamo scongiurare la minaccia che il vento dell’antipolitica, del populismo e del sovranismo soffi così forte da spazzare via tutto e tutti. Oggi chi amministrerà o si candiderà ad amministrare Chieti dovrà avere la consapevolezza che sarà ancora più difficile farlo, alla luce della crisi internazionale, nazionale e locale".
"Non è più tempo di promettere opere faraoniche e giocare sulla disperazione degli individui - incalza - soltanto per accaparrarsi margini di consensi. Oggi più che mai, un buon sindaco dovrà incarnare i valori del territorio, dovrà sapere ascoltare e coinvolgere cittadini, attori sociali ed economici, al fine di poter dare delle risposte concrete ed efficaci e non dettate soltanto da scopi elettorali, con effetti che si esauriscono in breve tempo".
Tre i punti fermi nel progetto di Azione: puntare sulle nuove generazioni e far tornare a Chieti i giovani che sono andati via; coinvolgere i professionisti su progetti che riguardino la città; unire lo Scalo alla parte alta "creando una cabina di regia con associazioni di categoria, tessuto imprenditoriale e sindacati per favorire al massimo zone Tax Free e lavorare per rendere subito operativa la Zes (Zona economica speciale) accelerandone il processo, così da attrarre investimenti extra territoriali attraverso incentivi, agevolazioni e deroghe normative".