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Patto di stabilità, Di Paolo: "Cinque dirigenti su otto dovrebbero essere rimossi"

Il vicesindaco assicura che farà di tutto per non rimandare a casa i 12 geometri assunti a tempo determinato e punta il dito sulla classe dirigenziale, vero problema dell'Ente

Per il mancato rispetto del Patto di Stabilità, la sanzione prevede la sospensione immediata di qualunque assunzione nell’anno 2012, ma il vicesindaco Bruno Di Paolo sta facendo di tutto per non rimandare a casa i 12 geometri assunti a tempo determinato.

Pur essendo rispettoso della Legge - spiega Di Paolo -  mi sono assunto la responsabilità di chiedere ai Dirigenti di non licenziare i geometri bloccando ognuno per quanto di competenza del proprio Settore le determine con le quali si sarebbe dovuto provvedere alla rescissione dei loro contratti di proroga"

Nei prossimi giorni il vicesindaco si recherà al Ministero dell'Economia e delle Finanze a Roma assieme al Dirigente del III Settore Personale, al Ragioniere Capo dell’Ente, e al Responsabile dell’Ufficio Legale del Comune, per cercare eventuali possibili appigli burocratici e risolvere un problema che tra qualche giorno riguarderà anche sedici dipendenti amministrativi a tempo determinato.

"Come Amministratore ho il dovere di cercare tutte le strade possibili - spiega - ma  quanto avvenuto in questi giorni è soltanto la punta dell’iceberg di un problema molto più profondo che riguarda la gestione complessiva dell’Ente". Di Paolo ce l'ha con i Dirigenti, spesso non all'altezza dei compiti assegnati. "Non è la prima volta - aggiunge - che si arriva sul filo di lana a presentare documenti fondamentali per il prosieguo dell’Amministrazione nell’ultimo giorno utile esponendosi al rischio, come nell’ultimo caso sul Patto di Stabilità, di rilievi da parte degli Organi di Controllo senza avere la possibilità di fornire controdeduzioni in tempo utile. Anche nell’attività ordinaria dell’Ente si riscontrano spesso preoccupanti ed ingiustificati ritardi da parte dei Dirigenti".

Per questo il vicesindaco sostiene che almeno cinque degli otto Dirigenti dovrebbero essere immediatamente rimossi dal loro incarico: "Il rilancio dell’Amministrazione - conclude - non può non passare attraverso una inversione di rotta non solo politica e programmatica ma anche gestionale cominciando proprio dai Dirigenti".


 

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