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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Ortona

Coronavirus: a Ortona è scontro tra il sindaco e la consigliera che chiede il consiglio a porte chiuse

Laura Iubatti, del Pd, invoca un'assemblea con gel igienizzante e mascherine per chi dovesse avere sintomi influenzali, ma Castiglione accusa: "Superficiale e irresponsabile"

La consigliera comunale del Partito Democratico Laura Iubatti chiede di rinviare la seduta già programmata per venerdì e organizzare un consiglio straordinario a porte chiuse. Ma il sindaco di Ortona, Leo Castiglione, la accusa di "un comportamento superficiale e irresponsabile". Alla base della polemica c'è l'epidemia del Coronavirus che, fortunatamente, al momento non ha fatto registrare alcun caso in Abruzzo

Ma la prudenza non è mai troppa per la consigliera di minoranza, per cui va indetta una seduta con dotazione dell'ufficio comunale  di un gel mani igienizzante da posizionare all'ingresso dell'aula consiliare e con l'obbligo, per i partecipanti, di indossare mascherine nel caso in cui presentino sintomi influenzali o da raffreddamento.

Nella richiesta, viene indicato come scopo del consiglio straordinario "l'istituzione urgente di un tavolo tecnico composto da rappresentanti di enti predisposti a gestire piani emergenziali (a titolo esemplificativo Protezione Civile, Croce Rossa, etc), rappresentanti di Forze Politiche di minoranza e maggioranza e rappresentanti del mondo sanitario (es. direttore sanitario ospedale Bernabeo Ortona, vice sindaco dott. Vincenzo Polidori, direttore reparto Malattie Infettive Ospedale Chieti) al fine di predisporre tutte le misure necessarie ed urgenti per evitare il diffondersi del virus Covid 19 sul territorio comunale ortonese".

"La consigliera Iubatti - punta il dito il sindaco Castiglione - come amministratore di questa città e come rappresentante in consiglio del Partito Democratico che fa parte della compagina governativa, dovrebbe essere in prima linea ad arginare il fenomeno della psicosi e dell’allarmismo che inevitabilmente si diffondono in queste situazioni. Invece, la consigliera, senza tenere conto delle indicazioni del Governo che invita a non adottare decisioni autonome e affrettate e non giustificate dalla reale situazione - in Abruzzo infatti al momento non sono segnalati casi di infezione da Coronavirus per cui come da dichiarazione della Regione Abruzzo non si può parlare di emergenza Coronavirus - alimenta con comunicati e lettere la paura dei cittadini. Prima chiede il rinvio del consiglio comunale del 28 febbraio e poi, non contenta, chiede la convocazione di un consiglio comunale straordinario per parlare dell’emergenza Coronavirus da tenersi a porte chiuse, dotando l’aula di igienizzante e i consiglieri di mascherine".

"Al di là della scena apocalittica che la consigliera vuole far venir fuori - incalza il primo cittadino - la verità è che la consigliera non ha assolutamente idea della gravità delle proprie affermazioni, visto che la competenza dell’emergenza nazionale fa capo solo ed esclusivamente al Governo, mentre le disposizioni in materia di emergenza sanitaria nelle singole regioni fanno appunto capo ai governi regionali e sono questi ultimi che devono, qualora si presenti la necessità, elaborare piani operativi di intervento da poi calare nelle singole realtà locali. Questo non è il momento dell’approssimazione ma della responsabilità e di una corretta comunicazione verso i cittadini a cui voglio fare un appello: seguite solo e unicamente comunicati ufficiali provenienti da fonti istituzionali e qualificate, perché la cattiva informazione è più contagiosa del virus, per cui non correte dietro a post e messaggi anonimi creati ad arte".

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