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Consiglio comunale saltato, Di Primio striglia la maggioranza: è una vergogna che non deve più ripetersi

Lettera del primo cittadino alla sua maggioranza dopo l'ennesimo consiglio comunale saltato. Dal prossimo provvederà a rendere pubblici i nomi di chi si assenta

Il sindaco Di Primio non ci sta a vedere additata la propria maggioranza  come una congrega di “ladri di gettoni di presenza” e dopo l’ennesimo Consiglio Comunale nullo per il venir meno del numero legale, scrive una lettera per richiamare i consiglieri all’ordine.

“Il giudizio generalizzato è ovviamente ingiusto – spiega il primo cittadino - perché accomuna ai consiglieri meno diligenti quelli che coscientemente e responsabilmente svolgono il proprio ruolo. Accomuna i “frati cercatori” a quanti lavorano solo per la città. Così come, quando si parla male della Giunta, si mettono insieme coloro che lavorano alacremente e quanti si impegnano meno. (…)

Mi chiedo, ma non provate vergogna a sentirvi additare quali incapaci ed irresponsabili dai nostri oppositori di centro sinistra, ovvero da coloro che hanno distrutto ed umiliato la nostra città in cinque anni di malgoverno al punto da consentirci di conquistare non più tardi di tre anni fa il favore e la fiducia dei cittadini?
 

Beh, a me che per la mia città lavoro 24 ore su 24, a me che quotidianamente devo raccogliere le urla di disperazione delle famiglie in difficoltà, piuttosto che di chi ha perso il lavoro, a me che ogni giorno si pone il problema di come tentare di invertire una negativa situazione economica che fa ristagnare investimenti ed occupazione, beh, sentirmi dire da certi soggetti che sono un irresponsabile o addirittura un incapace, fa veramente arrabbiare.

Ed ancor più mi fa arrabbiare il fatto che a dar loro la possibilità di accusarci è la mia maggioranza con quella disdicevole condotta che porta a veder naufragare troppe sedute di prima convocazione del consiglio per mancanza del numero legale”.
 

Di Primio chiede massimo impegno e rispetto per chi li ha votati. Rispetto che parte dal garantire la presenza in consiglio comunale.
“A due anni dalla fine di questa nostra prima consiliatura – si legge ancora - è arrivato il momento di pensare a quel programma di fine mandato di cui più volte vi ho parlato e che sto materialmente elaborando perché possa essere con voi discusso e condiviso. Ma comprenderete bene che pensare al futuro della città e gestire i problemi quotidiani dovendo al contempo temere che forse mancherà il numero legale al prossimo consiglio perché uno arriva tardi, l’altro non trova parcheggio e l’altro ancora aspettava una chiamata, è un vero e proprio paradosso.


(…) La stagione politica che stiamo vivendo è certamente tra le più difficili. I bisogni delle persone assumono il carattere dell’urgenza e della indifferibilità, ma proprio per questo, la classe politica ad ogni livello, i dirigenti locali, gli amministratori della cosa pubblica per primi, devono dare l’esempio e farsi carico, senza esitazione, di mandare avanti la macchina badando a non lasciare nessuno indietro.


Noi per primi, dobbiamo dare l’esempio.  Da giovedì voglio una maggioranza che tiri fuori l’orgoglio di appartenenza e l’amore per Chieti e che compatta approvi i provvedimenti in consiglio. Sono certo che, ognuno di voi converrà con me, la storia della 'mancanza del numero legale' è una vergogna che non deve più ripetersi”.
 

L’invito di Di Primio a chi non se la sente  e non vuole più fare il consigliere è di dimettersi, “sono certo che chi subentrerà avrà voglia e slancio necessari per rendere al meglio in questo scorcio di consiliatura che resta” e a tal proposito il sindaco avverte che già dal prossimo consiglio, convocato per domani (giovedì 16 maggio) provvederà a far pubblicare il nome dei consiglieri e assessori assenti ingiustificati sul sito del comune, sulla sua pagina facebook e sul suo profilo twitter.

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