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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

5 Stelle: "Il Comune di Chieti è già in dissesto, si è deciso cosa vendere senza coinvolgere il consiglio comunale"

I consiglieri Argenio e D'Arcangelo accusano: "Viene svuotato di qualsiasi tipo di iniziativa e dei poteri fondamentali come quello di emanare atti di indirizzo politico che indichino un obiettivo da raggiungere e la strada da seguire"

"Il dissesto è già una realtà ed è sotto gli occhi di tutti". Parola dei consiglieri comunali del Movimento 5 stelle, che annunciano che voteranno contro il Piano triennale 2019-2021 per l'individuazione delle misure finalizzate al contenimento della spesa e lo definiscono

 l'ennesima presa in giro perpetrata ai danni della città di Chieti soprattutto per ciò che riguarda la dismissione del patrimonio immobiliare.

Il capogruppo Argenio accusa di

prevaricazione delle funzioni istituzionali che il Tuel attribuisce al consiglio comunale, perché il Piano triennale così com'è, risulta essere un atto già completo che sicuramente, come avvenuto in passato per altri atti, la giunta presenterà in consiglio per la sua semplice ratifica nella convinzione di trovare la solita maggioranza priva di iniziative e totalmente sottomessa.

Secondo il consigliere però, in questo caso più che in altri è evidente lo svuotamento dei poteri del consiglio da parte dell'organo esecutivo.

Con questo modo di procedere, il consiglio viene svuotato di qualsiasi tipo di iniziativa e dei poteri fondamentali come quello di emanare atti di indirizzo politico che indichino un obiettivo da raggiungere e la strada da seguire. Addirittura in questo documento è un dirigente del Comune a dire cosa bisogna fare: vendere piscina e mattatoio entro il 2019!

Fermo restando che il dirigente può legittimamente indicare, consigliare, proporre, quella che lui ritiene essere la soluzione ad un determinato problema, nel caso in questione si ha la sensazione che tutte le decisioni siano state già adottate senza il minimo coinvolgimento dell'organo politico nella sua interezza e nella sua rappresentatività.

Sono passati ben 4 anni da quando abbiamo chiesto per la prima volta l'elenco completo ed aggiornato degli immobili comunali al fine di sapere quanti sono e quali sono. Quali quelli concessi in locazione, a chi sono stati affittati, quanto dovrebbe pagare ciascun conduttore e quanto ha effettivamente pagato sino ad oggi. Allo stesso modo volevamo e vogliamo sapere quanti e quali sono gli immobili liberi e in che condizioni versano per poter meglio comprendere se è più opportuno vendere o valorizzare. Il tutto com'è ovvio, nell'ottica di una migliore allocazione delle risorse.

Leggere oggi che si deve ancora procedere alla ricognizione del patrimonio immobiliare ed alla distinzione degli immobili ad uso abitativo da quelli adibiti ad immobili di servizio è la prova che nulla di quanto chiesto è stato fatto.

Questa giunta, dopo ben 9 anni di amministrazione non sa o forse fa finta di non sapere quali sono i beni immobili comunali. La prova è che ci sono casi di immobili occupati sine titulo da anni, senza che il Comune percepisca o abbia mai percepito un canone di locazione. Potenziali risorse economiche lasciate all'abbandono o peggio, fatte occupare abusivamente per colpa di chi ha fatto finta di non vedere o non sapere.

Siamo di fronte all'ennesima presa in giro in vista dell'approvazione di un bilancio previsionale che sarà, al pari degli ultimi approvati, equilibrato solo sulla carta, o meglio solo a chiacchiere.

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