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Arcuri: stop a spese per potenziare le terapie intensive, Marsilio: "Sono sconcertato"

Il commissario scelto da Conte per gestire l'emergenza coronavirus ferma la richiesta formulata dalla Regione Abruzzo per autorizzare 8.255.000 euro di lavori

Il commissario Arcuri dice stop alla richiesta di autorizzare le spese per potenziare le terapie intensive giunta dalla regione Abruzzo. Lo ha fatto sapere con una nota, spiegando che la richiesta per autorizzare 8.255.000 euro di lavori in corso per potenziare le terapie intensive e i reparti di malattie infettive e/o pneumologia, formulata sin dal 26 marzo scorso dall'ente, “non può essere autorizzata, in quanto è d’obbligo attendere la prevista, credo ravvicinata, programmazione nazionale, che è il competente Ministero normerà quale pilastro essenziale della evoluzione delle azioni di contrasto all’emergenza”.

La decisione viene rinviata dopo che sarà definito quel “rinnovato quadro normativo e programmatico” alla luce del quale valutare “la compatibilità e di conseguenza la praticabilità” della richiesta.

Dura la replica del governatore Marsilio: “Sono basito e sconcertato. Da tre settimane attendiamo l’autorizzazione a lavori necessari e indispensabili, senza i quali avremmo avuto una carneficina - il commento del presidente della Region- lavori che ovviamente abbiamo iniziato in molti casi già completato. Anche perché nei quasi quotidiani confronti in videoconferenza, prima Borrelli e poi Arcuri, con il conforto dell’intero Governo hanno sempre stimolato le Regioni a non perdere tempo, assicurando la copertura delle spese dietro rendicontazione".

Da qui lo sconcerto di Marsilio per la risposta negativa arrivata oggi. "Non è così che si gestisce e si affronta un’emergenza". E aggiunge: "Noi ci siamo assunti la responsabilità di dare disposizioni alle Asl per effettuare lavori urgenti senza copertura di spesa, una copertura che a due mesi e mezzo dalla dichiarazione dell’emergenza ancora non c’è, e che continueremo a fare i lavori perché con la salute non si scherza. Se fossimo così irresponsabili da attendere i decreti del Governo, la loro conversione in legge, il versamento dei fondi, l’approvazione dei programmi da parte dei ministeri e via seguitando, la burocrazia ammazzerebbe più gente del virus. Chiedo ai parlamentari abruzzesi - conclude - di vigilare al massimo livello di attenzione per tutelare il diritto alla salute dei cittadini”.

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