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Sanità: chiude il Punto Nascita ad Ortona

A stabilirlo il Decreto commissariale. Chiusure anche a Penne, Atri e Sulmona. Dura critica dal gruppo regionale di Forza Italia: "Il Governo regionale continua a mentire, chiudendo Ortona si andrà a ingolfare oltremodo Chieti"

Quattro dei 12 punti nascita in Abruzzo verranno presto chiusi. Si tratta di Ortona, Atri, Penne e Sulmona: ognuno non supera le 500 nascite l’anno Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/pages/ChietiToday/252983314Il decreto commissariale firmato dal Governatore Luciano D’Alfonso è pronto per essere pubblicato anche se non si esclude la possibilità di recuperare almeno uno dei reparti.

Forza Italia critica duramente il Governo regionale in proposito. "La chiusura dei Punti nascita in Abruzzo, decisione che condanniamo senza se e senza ma- dichiarano i consiglieri regionali Mauro Febbo, Lorenzo Sospiri, Paolo Gatti ed Emilio Iampieri - non risolverà proprio nessuna criticità, ma si creeranno solo ulteriori problemi a carico delle strutture che resteranno aperte. Paolucci mente quando dichiara che non ci sono le risorse per mettere in sicurezza i Punti Nascita ma poi spende 4 milioni di euro per una struttura vetusta, e da ristrutturare, da destinare a uffici della Asl di Pescara. Il presidente Chiodi - aggiungono - era alle prese con gli stessi obblighi ma non ha mai firmato quei Decreti che avrebbero rappresentato solo un danno per tante comunità".

Forza Italia sottolinea i problemi che incontreranno gli abitanti di Sulmona, Penne e Atri, costretti a spostarsi all'Aquila, Pescara e Teramo; mentre chiudendo Ortona si andrà a ingolfare oltremodo Chieti con tutte le prevedibili e inevitabili difficoltà per le pazienti.

"A questa sciagurata decisione - concludono i consiglieri di Forza Italia - non possiamo purtroppo opporci perché si tratta di un Decreto commissariale, che è servito tra l’altro ad evitare il sacrosanto e necessario confronto in Aula, ma annunciamo sin da ora che la nostra decisa opposizione e il nostro fermo ostruzionismo ricadranno su tutti i provvedimenti che passeranno all'esame del Consiglio regionale. Non possiamo tollerare in nessun modo questo terribile schiaffo a tanti cittadini abruzzesi ".

Sono otto dunque i Punti nascita, in linea con gli standard elencati del Ministro della Salute, che rimarrebbero in Abruzzo: Chieti, Pescara, L’Aquila, Avezzano,Teramo, Sant’Omero, Lanciano e Vasto.

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