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Il centrosinistra attacca l'immobilismo della Provincia di Chieti

I Capigruppo di centrosinistra sottolineano le difficoltà palesate dal centrodestra: "Una giunta immobile e incapace di governare"

"Una Provincia immobile e incapace di amministrare". Così le forze del centro sinistra hanno definito il governo della Provincia di Chieti. I capigruppo Camillo D’Amico (P.D.), Nicola Tinari (Federazione della Sinistra), Eliana Menna (I.d.V.) e Giovanni Mariotti (S.E.L.), in seguito alla cacciata dalla giunta dell’ex assessore di F.L.I. Silvio Tavoletta e della notifica al presidente Enrico Rispoli dell’uscita dal gruppo della P.d.L. dei consiglieri Nicola Mincone e Fabrizio Montepara, avvenuto ieri sera sul finire della seduta del consiglio provinciale, hanno deciso di evidenziare l'inadeguatezza del governo provinciale.

"Si sta palesando ciò che da tempo era evidente: ossia l’insofferenza di alcuni consiglieri verso una giunta immobile e incapace di amministrare. Un presidente politicamente debole ed incapace di opporsi ai giochi potere. I consiglieri del Pdl hanno voluto reagire ad una situazione che li ha visti solo ruolo ratificatori delle scelte fatte da altri senza alcun coinvolgimento attivo - hanno detto i capigruppo consiliari di centrosinistra".

Tanti i problemi sottolineati dai capigruppo di centrosinistra: dal bilancio di previsione approvato in ritardo, ai trasferimenti dello stato fortemente ridotti. Dalle entrate dirette che risentono della crisi economica generale, all’incapacità di spendere i soldi per i lavori pubblici appaltabili. Evidenziate anche le difficoltà di settori come turismo e cultura e il comparto della caccia e pesca lasciato alla privata gestione del consigliere delegato

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