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Atessa, il centrodestra chiede di azzerare la tassa sui rifiuti e sull'occupazione del suolo pubblico

Fratelli D’Italia, Forza Italia e Unione di Centro chiedono al sindaco Borrelli di intervenire per aiutare le imprese

I partiti del centrodestra atessano, Fratelli D’Italia, Forza Italia e Unione di Centro, chiedono al sindaco Giulio Borrelli e alla giunta comunale di azzerare la Tosap (Tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche) e Tari (Tassa sui rifiuti) per tutto il periodo in cui è stata imposta la sospensione delle attività commerciali.

Inoltre, chiedono di applicare una riduzione di almeno il 50% per i restanti mesi del 2020, così da aiutare piccoli e medi imprenditori. 

"L'amministrazione comunale - dicono - non può girarsi dall’altra parte in un periodo economicamente così drammatico, ma è necessario che faccia attivamente la propria parte fornendo il proprio contributo fattivo alla ripartenza, mediante la detassazione ed altri sgravi che riterrà applicabili dai bilanci comunali. Con il lockdown imposto per contenere il contagio da Coronavirus, la quasi totalità delle imprese e delle attività commerciali hanno dovuto fermare i motori e abbassare le proprie saracinesche. Se l’amministrazione comunale vuole che queste non restino abbassate, deve fornire il proprio contributo fattivo, contribuendo alla loro ripartenza. Non riteniamo giusto che un’attività commerciale debba pagare un tributo per dei servizi non utilizzati, come il suolo pubblico e soprattutto come lo smaltimento di rifiuti non prodotti durante il periodo di chiusura".

I partiti di centrodestra chiedono, pertanto, l’azzeramento della Tari dal 10 marzo al 18 maggio e la contestuale rimodulazione delle tariffe con uno sgravio di almeno il 50% per i restanti mesi del 2020, oltre all’azzeramento della Tosap per tutto il 2020.

"È logico pensare - aggiungono - che nonostante la riapertura, le attività commerciali lavoreranno decisamente meno, per tutta una serie di restrizioni dovute prevalentemente alle nuove regole di distanziamento sociale. Tutti noi abbiamo l’obbligo e il dovere morale di aiutare le aziende del nostro territorio, e in particolar modo tale onere non può che gravare in misura maggiore sull’amministrazione comunale. Non servirà rinviare i pagamenti, perché le attività saranno costrette a indebitarsi ulteriormente, ma sarà, invece, necessario, che i due tributi, in via del tutto eccezionale, vengano invece azzerati come già fatto in altri comuni d’Italia".

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