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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'Aqualand del Vasto non riapre, Mauro Febbo: "La Regione non c'entra nulla"

I gruppi consiliari vastesi chiedono l'intervento dei vertici regionali ma l'assessore al Turismo spiega di aver già messo in campo tutti gli strumenti

"Niente è cambiato, il parco Aqualand continua ad essere chiuso". A lamentare la situazione del parco acquatico di Vasto sono i gruppi coniliari comunali "Avanti Vasto" e "Patto con Vasto" che dopo l'incontro richiesto dal consiglio comunale con il presidente della Regione, Marco Marsilio e l'assessore al Turismo, Mauro Febbo fanno sapere in pratica che nulla è cambiato. L'Aqualand del Vasto non ha ripreso le attività.

Questa la richiesta dei consiglieri comunali vastesi:

"Noi riteniamo, che non sussistano le ragioni per non aprire Aqualand, altri parchi anche nella nostra regione sono già stati riaperti, nel rispetto delle vigenti normative emanate dalla regione in materia di Covid.  Il danno di immagine ed economico per la nostra città a vocazione turistica, legato alla vicenda dei tanti lavoratori coinvolti, che hanno perso il lavoro; rischia di compromettere un intero settore. Chiediamo, di nuovo con forza, si faccia di tutto per aprire il parco appena il possibile. Sollecitiamo la Regione attraverso il proprio Assessorato al Turismo, il gestore e tutti gli enti interessati a trovare le opportune soluzioni, nel rispetto dell'emergenza sanitaria in atto, per la riapertura del Parco, con osservanza degli impegni sanciti dalla convenzione, ma soprattutto agli obblighi con i nostri concittadini".

Non si è fatto attendere il commento dell'assessore regionale Mauro Febbo sulla questione: ”spiace molto constatare la decisione unilaterale assunta da parte del gestore del Parco acquatico di Vasto dove la Regione non ha nessuna responsabilità e pertinenza - spiega Febbo - 

Ricordo come durante l'incontro, svoltosi proprio all’interno dell’Aqualand alla presenza anche del Presidente Marsilio, la Regione si è messa in totale ascolto ed ha espresso la ferma volontà di recepire eventuali modifiche ai Protocolli di sicurezza pur di venire incontro ad ulteriori ed eventuali esigenze della struttura pur di arrivare alla sua riapertura. Dopo quell’incontro in Regione non è pervenuta nessuna richiesta o proposta né dalla gestione né dall'amministrazione comunale".

Per concludere l’assessore difende l'operato dell'amministrazione regionale. "Non permetto che la Regione venga coinvolta, o peggio ancora, accusata di responsabilità non di sua competenza e dove non c’entra proprio nulla sulla incomprensibile decisione assunta dall’attuale gestore”. 

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