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Affitti d’oro pagati dal Comune per la chiusura di palazzo d’Achille

Di Paolo: "Il Comune continua a corrispondere circa 120 mila euro annui per occupare lo stabile dell’ex Banca d’Italia" e invita l'Ente a sfruttare maggiormente gli spazi di palazzo De Pasquale e della Delegazione di piazza Carafa per risparmiare

I lavori di riqualificazione della sede storica del Comune in piazza San Giustino, dismessa dal dopo-terremoto, stentano a partire e pare che non si concluderanno prima del 2018. Fino a quella data la sede comunale rimarebbe quella odierna, nello stabile dell’ex Banca d’Italia lungo corso Marrucino. “Il Comune continua a corrispondere circa 120 mila euro di affitti annui per occupare quella sede – attacca Bruno Di Paolo, capogruppo di Giustizia sociale - una spesa davvero assurda per le casse esangui di un ente, di fatto, in predissesto economico a causa di un disavanzo in bilancio di oltre 29 milioni di euro spalmato nei prossimi trent’anni. Il sindaco continua a parlare di rigore e di tagli delle spese. Ma gli affitti non rientrano in questa categoria?”.

Una domanda che verrà rivolta presto al sindaco in consiglio comunale dove il leader di Giustizia sociale porterà all’attenzione dell’assise civica un ordine del giorno finalizzato a sgravare l’ente da pesanti fardelli economici mensili.

PALAZZO DE PASQUALE E PIAZZA CARAFA - “Il Comune potrebbe ottimizzare l’utilizzo di Palazzo De Pasquale, che si trova nel cuore del centro storico, e che potrebbe ospitare benissimo l’ufficio di segreteria del sindaco, gli uffici del Segretario Generale, il servizio Gestione risorse finanziarie  e le riunioni delle commissioni consiliari. In questo modo- spiega Di Paolo- si potrebbe lasciare nel’ex sede della Banca d’Italia soltanto gli uffici comunali attualmente sistemati al primo piano dell’edificio dimezzando, di fatto, l’affitto che l’ente è costretto a pagare”.

Un’altra soluzione è rappresentata dalla nuova Delegazione comunale dello Scalo, in piazza Carafa. “Una struttura inaugurata in pompa magna dal sindaco Di Primio ma che, in realtà, è sottoutilizzata. L’edificio potrebbe accogliere alcuni uffici attualmente ubicati nell’ex sede della Banca d’Italia e, perché no, ospitare almeno un consiglio comunale al mese - aggiunge Di Paolo - I risparmi conseguiti dal Comune grazie allo spostamento a palazzo De Pasquale e nella Delegazione dello Scalo di alcuni uffici, consentirebbero di creare un prezioso fondo da riversare sulla città, magari a sostegno del piccolo commercio cittadino o al supporto delle principali manifestazioni culturali”

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