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Il Comune di Chieti rinuncia agli spazi finanziari, fondi per adeguamento sismico e dissesto idrogeologico

La denuncia dei consiglieri 5 stelle: l'ente avrebbe potuto ottenere strumenti di flessibilità che permettono agli enti locali di derogare ai vincoli del patto di stabilità, consentendo di utilizzare avanzi di gestione altrimenti vincolati e facendo ricorso a mutui altrimenti impossibili da richiedere

Il Comune di Chieti avrebbe potuto richiedere, entro la giornata di oggi (lunedì 20 febbraio), spazi finanziari per il triennio 2017-2019. Si tratta di una possibilità concessa dalla legge di Bilancio 2017, per far usare ai Comuni fondi per interventi importanti, come quelli per la messa in sicurezza ed adeguamento sismico degli edifici scolastici. Non sono soldi che arrivano materialmente ai Comuni, ma strumenti di flessibilità che permettono agli enti locali di derogare ai vincoli del patto di stabilità, consentendo di utilizzare avanzi di gestione altrimenti vincolati e facendo ricorso a mutui altrimenti impossibili da richiedere.

Quest'anno, la legge di Bilancio rendeva disponibili 700 milioni di euro, 300mila dei quali per consentire interventi tesi all'adeguamento ed al miglioramento sismico degli edifici scolastici, e la restante parte per intervenire sulle situazioni di dissesto idrogeologico e per la bonifica dei siti inquinati.  Ma, denunciano i consiglieri del Movimento 5 stelle Ottavio Argenio e Manuela D'Arcangelo, il Comune di Chieti non ha colto questa possibilità.

"Gli uffici - spiega il capogruppo Argenio - ci hanno informalmente comunicato di non aver potuto accedere a questa misura poiché l'amministrazione, per il triennio 2017-2019, non ha in calendario alcun intervento ricadente in quelli previsti dalla Legge di Bilancio. Soprattutto non ha progetti esecutivi già approvati che riguardino gli edifici scolastici e non ha ancora provveduto a presentare il bilancio consuntivo del 2016. Evidentemente – prosegue – gli edifici scolastici comunali sono tutti adeguati alla normativa antisismica, il territorio di Chieti non ha problemi di dissesto idrogeologico e non ci sono discariche abusive in attesa di essere bonificate".

"Se l'amministrazione avesse un'idea, anche vaga, della città che vorrebbe lasciare al termine del mandato - incalzano Argenio e D'Arcangelo - avrebbe anche una programmazione in grado di contemplare interventi strategici come quelli che gli avrebbero consentito di accedere agli spazi finanziari. Oggi invece abbiamo avuto l'ennesima prova di come la giunta Di Primio stia navigando a vista, limitandosi ad interventi di natura contingente”.

"Sono mesi – aggiunge il capogruppo – che chiediamo che il consiglio comunale venga maggiormente coinvolto dalla giunta anche per cercare di capire se vi sono possibili spazi di manovra all'interno del bilancio, per evitare di dover rispondere alle istanze della popolazione con la solita scusa della mancanza di disponibilità finanziarie. Oggi abbiamo avuto la prova che i soldi, volendo, ci sono, basta avere la volontà e le capacità di amministrare con cognizione di causa e con programmazione, qualità sconosciute a chi oggi governa Chieti".

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