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25 aprile, Grifone (Anpi): "Sindaco deve presenziare, ma che festa stava celebrando?"

Nel manifesto esposto dall'amministrazione comunale per la festa della Liberazione, sottolinea l'Anpi, si parlava genericamente di commemorazione delle "vittime di ogni guerra"

Fra contestazioni (come in altre città d’Italia), commemorazioni alle lapidi sbagliate (come è successo al presidente della Provincia) e corone di fiori dimenticate sotto i portici, la festa della Liberazione a Chieti continua a far parlare.

Oggi interviene il presidente Anpi, sezione Alfredo Grifone Chieti, Aldo Mario Grifone che addita le contestazioni del 25 aprile in largo Martiri della Liberà a iniziative assolutamente personali che nulla hanno a che vedere con l’Anpi di Chieti, e precisa: “Il sindaco di una città non solo può, ma deve presenziare le festività nazionali previste dalle attuali normative”.

Parlando invece del manifesto esposto in città dall’amministrazione comunale, Grifone si chiede se  Di Primio “abbia ben chiaro cosa si stia celebrando. A leggere i manifesti e gli ultimi comunicati – sostiene il presidente dell’Anpi Chieti - sembrerebbe di no. Nel sito della Presidenza del Consiglio è scritto: 25 aprile Liberazione dal nazifascismo (1945). Ma nel citato manifesto le parole: Resistenza, nazismo, fascismo semplicemente non compaiono e ci s'inerpica nella commemorazione delle "vittime di ogni guerra" ricordando "coloro (chi?) che si sono immolati per la Patria e la Libertà" (quando?), auspicando che ognuno ‘si faccia portatore di pacificazione per liberare il nostro Paese dell'odio del passato’.

Ma, malgrado quello che dice il sindaco di Chieti, la celebrazione del 25 aprile è una sola: la Liberazione dalla barbarie nazi-fascista, ad opera dei Partigiani e di tutti coloro che, partecipando, anche col sacrificio della vita, alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione, hanno restituito agli italiani la libertà che permette anche a lui di esprimere concetti a vanvera” chiude Grifone.

Gli fa eco Giustino Zulli, vicepresidente vicario Anpi Chieti. “Il mio augurio – dice -  è che il prossimo 25 aprile il nuovo sindaco della città, scrivendo il manifesto per il 71° anniversario, ricordi da chi ci siamo liberati, per merito di chi e quali articoli, a partire dal primo e sopratutto dal terzo della Costituzione, debbano essere ancora applicati”.

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