Con il recupero degli oliveti abbandonati, l'Abruzzo può amentare la produzione media annuale del 40% in 5 anni
In un convegno dell'Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio, a Casoli, è emerso anche che l'Italia, primo produttore di olio d'oliva negli anni Settanta, oggi occupa la terza posizione all’interno dell’Unione europea con 240mila tonnellate